Boldrini e Fedeli i “nuovi mostri” degli studenti italiani. Manifesti horror
Blitz del Blocco Studentesco “contro i nemici dell’istruzione e della cultura italiana”
Il ministro Valeria Fedeli in versione Nightmare, con il viso dipinto di rosso e gli occhi spiritati; la presidente della Camera Laura Boldrini personaggio horror. Le loro facce così conciate hanno invaso le città italiane, da nord a sud.
A Roma, le gigantografie sono state appese ai ponti del Tevere: il blitz è firmato Blocco Studentesco.
“L’azione, richiamando la satira della rubrica “i nuovi mostri” di Striscia la notizia, si pone in continuità con la battaglia che il Blocco Studentesco persegue da anni contro i nemici dell’istruzione e della cultura italiana, nonché del futuro di questa nazione”, spiega il Blocco.
E promette che i “mostri” Boldrini e Fedeli sono solo i primi due di una lunga rubrica nella quale si susseguiranno i volti dei responsabili del declino inesorabile verso il quale corre il nostro paese.
“Da tempo assistiamo a numerosi tentativi di distruzione dell’identità del popolo italiano e con essa la sua cultura. Laura Boldrini, presidente della camera in carica – si legge in una nota – è l’emblema di quella che sembra essere una casta politica esclusivamente votata ad uno sradicamento identitario, a causa del quale le nuove generazioni non hanno delle solide basi dalle quali partire per la costruzione del proprio futuro”.
Proseguono: “Valeria Fedeli, il ministro dell’istruzione senza istruzione, è il paradosso della cultura italiana: sindacalista e figlia del Partito Democratico, complice dell’attentato all’istruzione pubblica messo a segno dalla legge criminale “la Buona Scuola” - continua la nota - rappresenta tutto quello che la cultura non dovrebbe essere. In Italia si registrano ancora gravi percentuali di analfabetismo funzionale, il numero degli adolescenti che conseguono il diploma è in calo, mentre il numero dei laureati è tra i più bassi in Europa: di tutto ciò il Ministro non sembra preoccuparsi minimamente, interessandosi piuttosto a mantenere una linea politica vacua, atta semplicemente a deresponsabilizzare se stessa in attesa delle prossime elezioni nazionali”.