Roma

Bomba esodati sul Governo Conte bis: ecco la prima grana per la coppia M5S-Pd

I comitati degli esodati scrivono a Conte ed ai neo ministri di Lavoro ed Economia Catalfo e Gualtieri: “Ricordatevi di noi”

Pronti, via ed è esplode subito la prima bomba sul neonato Governo M5S-Pd: lettera dei comitati degli esodati al Premier Conte, al ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ed a quello di Economia e Finanza Roberto Gualtieri.

 

“L'assenza di una previsione specifica di tutela per gli esodati nei 29 punti programmatici del Governo – scrive nella lettera il Coordinatore nazionale Comitati Esodati, Claudio Ardizio – rende opportuno inserire un punto che preveda soluzioni per esodati e altri provvedimenti con opportune modifiche (APE SOCIALE e altro) nei punti programmatici ( per coesione sociale e superamento disuguaglianze)”.

“Stiamo aspettando da quasi 8 anni – prosegue Ardizio – che i danni prodotti dalla manovra 'Fornero' vengano finalmente corretti: senza reddito e pensione, estromessi dal mercato del lavoro, non si garantisce uno standard di vita adeguato e si mina il percorso di coesione sociale che s'intende promuovere. vogliamo giustizia per continuare a sperare in un futuro e a credere nella giustizia dello Stato! Ci sono ancora 6.000 esodati privi di tutela, il cui giusto diritto alla pensione è stato negato dall’ottava ed ultima salvaguardia, quella disposta dalla Legge di Bilancio per l’anno 2017. La ridotta consistenza numerica della platea non mette certamente a rischio l'equilibrio della finanza pubblica”.

Poi l'attacco al precedente Governo gialloverde: “Le forze politiche del precedente Governo ci hanno ascoltato e promesso soluzioni, ma sono state solo parole mai attuate. Attendevano effetti risolutivi da quota 100 , OD , Ape Sociale e RdC per gli esodati , ma queste sono misure non consone per gli esodati senza opportune modifiche e integrazioni a tali leggi. Il nostro è un problema di giustizia, ci sentiamo discriminati come cittadini ed elettori, siamo rimasti in pochi circa 6.000 esodati, ignorati da tutte le precedenti salvaguardie che ci hanno lasciati sfiduciati, senza alcun sostegno economico”.

“Vi invitiamo – continua il Coordinatore – ad inserire nei punti programmatici del Governo e nella stesura della nuova Legge di Bilancio una soluzione strutturale definitiva per gli esodati, non discriminatoria, nel senso che il provvedimento dovrà avere una valenza generale. Attendiamo una soluzione che si potrà attuare attraverso diversi sistemi e/o l'applicazione di Istituti già vigenti come la riapertura dell’ottava salvaguardia senza limiti temporali o una nona salvaguardia definitiva con il congelamento degli incrementi anagrafici al 2017 e della speranza di vita al 2016. Per l’accesso alla pensione delle esodate, madri durante la loro attività lavorativa e a sostegno di una ridotta contribuzione si renderà necessaria l'adozione di una agevolazione contributiva pari a 1 anno per ogni figlio, fino a un tetto di 2 anni. L' adozione della pace contributiva per esodate/i potrebbe inoltre consentire l'accesso agli istituti di OD e quota 100 , nonché a un APE Sociale specifica per esodati con requisito anagrafico ridotto a 62 anni. Chiediamo un provvedimento definitivo che renda strutturali le predette misure previdenziali , che contenga un censimento di tutti gli esodati da tutelare e preveda successivi decreti annuali interministeriali per finanziare le coperture delle misure”.

“Ci aspettiamo – conclude la lettera – che con il nuovo Governo le nostre proposte possano avere un ulteriore impulso e siano con noi discusse. Vi rivolgiamo la richiesta di un cortese urgente incontro per illustrare dettagliatamente le nostre giuste motivazioni. Chiediamo quindi di inserire nel programma di Governo (che è passato già da 26 a 29 punti) un ulteriore punto n.30 che parli di un provvedimento definitivo per gli esodati, rendendo strutturali le predette misure previdenziali , con opportune modifiche. Non vogliamo essere dimenticati!”.