Roma

Bombe d'acqua e trombe d'aria: Roma al primo posto per eventi estremi

Nel rapporto “Il clima è già cambiato” Legambiente avverte sul vertiginoso aumento di eventi estremi: Roma è la città italiana più colpita

Roma è la città italiana più colpita da eventi climatici estremi: 66 in 13 anni. Il Lazio è invece terza, tra le Regioni più colpite. È quanto riferito nel rapporto “Il clima è già cambiato” dell'Osservatorio CittàClima di Legambiente.

Secondo i dati del rapporto, redatto in collaborazione con il gruppo Unipol, in tutta Italia gli eventi climatici estremi dal 2010 a oggi sono stati 1503, con un aumento del 27 % nel 2022 (+254). Eventi che hanno interessato 780 comuni e ucciso 279 persone.

Il clima di Roma impazzito

Tra le Regioni il Lazio è la terza più colpita, dopo Sicilia e Lombardia. Nel giro di 13 anni, infatti, nel Lazio si sono verificati 136 eventi climatici estremi, tra bombe d'acqua, allagamenti, siccità, ondate di calore e trombe d'aria.

Le città sono i luoghi maggiormente esposti a questi fenomeni. Roma è la città italiana più colpita in assoluto: 66 eventi estremi dal 2010 a oggi, di cui 6 solo nel 2022. Tra questi 39 sono stati piogge intense con allagamenti. Anche dal punto di vista delle temperature Roma non se la passa bene: la città è una delle più calde della scorsa estate, con picchi di 40 gradi. Nel complesso la temperatura media della città,dal 1960 ad oggi è salita di 2,66 gradi.

Appello di Legambiente Lazio

“Nel Lazio - ha detto Roberto Scacchi, Presidente di Legambiente Lazio - tutte le agende politiche, istituzionali e delle grandi aziende devono porre come elemento prioritario un incessante contrasto alle emissioni climalteranti, la mitigazione delle conseguenze e l’adattamento del territorio. Oggi come non mai bisogna saldamente costruire il futuro della nostra Regione su 4 pietre angolari imprescindibili: la generazione energetica solo da fonti rinnovabili, la gestione del ciclo dei rifiuti e nel solco dell’economia circolare, il rilancio della mobilità pubblica collettiva riducendo al minimo gli spostamenti su vetture private a motori endotermici, il rafforzamento e il protagonismo di quella enorme infrastruttura verde fatta di alberi in strada, boschi, parchi, acque interne”.