Roma
Bonolis: 2019 anno orribile. Ma la festa di Ciao Darwin continua. Sta scritto
Beatrice 141 prevede la fine delle traversie di Paolo Bonolis e di Ciao Darwin. Ma, “mangia meno e spendi meglio”
di Beatrice 241 *
Bonolis, il 2019 lo ricorderà come l’anno dell’incidente al concorrente di “Ciao Darwin”, del un lutto per qualcuno di molto vicino al suo cuore ma anche per l’anno che lo ha indotto a una riflessione sulla sua professione. Nonostante ciò, Paolo vedrà presto sparire i nuvoloni, e tornerà a rivivere il suo lavoro con entusiasmo e divertimento. Lo confermano le carte di Beatrice 241.
Ora Paolo si sente stanco e avverte il bisogno di avere vicino qualcuno che consoli quel “dolore cosmico” che lo opprime, ascoltando chiacchiere e battute pungenti che tanto fanno bene solo al suo animo. Se Trilussa avesse ancora la penna in mano sono certa che gli dedicherebbe la famosa strofa di “Come fu che non presi moje...”: “Lei — dice (il chiromante ndr) — è un giovanotto de talento, però sente l'influssi mercuriali... — È vero, — j'arisposi — me li sento”. Perché Bonolis, in questi giorni, gli influssi negativi li sente davvero, anzi li averte che gli danzano intorno come spiritelli malvagi e, appena abbassa la guardia, li vede ridere a squarcia gola mentre gli infliggono quello che a suo dire è un sadico tormento. Ecco allora il suo rimedio: una risata, mentre inonda con una valanga di parole e di insegnamenti non richiesti, chi gli sta intorno.
In effetti, le mie napoletane, mi dicono che Paolo, del segno dei Gemelli (14 giugno 1961), un po’ di maretta intorno ce l’ha, tanto che subito mi compaiono carte che consigliano ponderazione nel valutare ogni situazione per non commettere, in questo periodo, sviste imperdonabili. Questo 2019 va così: alti e bassi, con un moto proprio indomabile. Per riprendere in mano il timone bisognerà aspettare il 2020.
Sarà allora, caro Bonolis, che quelle idee che ora ti frullano in testa e sembrano però non concretizzarsi, ora per un imprevisto, ora per un ritardo, insomma perché quando le cose non si allineano, non si allineano, finalmente si realizzeranno e quel cambiamento lavorativo che covi dentro da tempo, si compirà.
Una cosa però te la voglio chiedere: Paolo ma quanto spendi? Non so se leggo bene le carte, ma mi sembra di interpretare che in un regime che tu definiresti di quasi austerità, ogni giorno ti lasci sedurre da un progetto nuovo che ti costringe a spendere e spandere lasciandoti però nella certezza che tutta l’azione che stai compiendo è finalizzata al più concreto risparmio.
E poi chiacchieri, chiacchieri, chiacchieri convincendo chi ti sta intorno della tua incredibile capacità di gestire il denaro, e le parole che pronunci sono una sorta di elisir per le tue orecchie, perché ti senti veramente fiero di poter regalare perle di saggezza così preziose, a molti. Quelli che loro malgrado ti ascoltano, fanno parte di quel gruppo di persone per cui tu ti affanni a tener viva l’amicizia e il dialogo. Devono essere amici alle regole che tu prescrivi, tanto che ci resti malissimo quando i tuoi sforzi finiscono disattesi e rimani spettatore del fatto che ognuno vive il gruppo con dinamiche che tu proprio non condividi.
Smetti di lamentarti, di spendere e di stramangiare, magari taci un po’ per il bene di chi ti circonda, ma mi raccomando segui ancora un aquilone perché hai ancora tanti sogni da realizzare.
*Beatrice 241 è una donna fervente cattolica, appassionata di lettura delle carte