Roma
Boom di croceristi a Civitavecchia. Il porto laziale è primo in Italia
Quasi 4 milioni di passeggeri nel 2015 e scambi commerciali per un valore di 11 miliardi e mezzo
Civitavecchia è il primo porto italiano per croceristi, con 2,3 milioni di passeggeri, secondo in Europa dopo Barcellona.
L’attracco laziale, insieme ai porti campani, movimenta quasi il 20% del trasporto marittimo di autoveicoli, posizionato al decimo posto in Italia con 4,5 milioni di tonnellate trasportate e una crescita del 13,3% rispetto al 2014. Più in generale, a Civitavecchia transitano 3,8 milioni di passeggeri, il 5,4% in più rispetto a due anni fa. Incoraggiante anche il bilancio economico: nel Lazio il 25,2% dell’import-export avviene via mare, per un valore di 11,4 miliardi di euro e Civitavecchia gioca un ruolo da protagonista non solo locale, ma nazionale.
La provincia di Roma è prima in Italia con 6 miliardi di euro di valore aggiunto proveniente dall’economia marittima e vi sono presenti quasi 700 imprese del cluster marittimo, ovvero il 7,3% del totale nazionale. Si registra la buona performance dei primi 6 mesi del 2016 in cui l’interscambio via mare in Lazio è aumentato del 10% (in controtendenza con il dato nazionale che registra un calo del 7,2%). I Paesi dell’Unione Europea e il Medio Oriente sono le principali aree di riferimento per il commercio estero del Lazio e pesano insieme per il 43%.
Ma è il turismo la possibile chiave del successo. Roma ospita ogni anno circa 10 milioni di turisti e il porto di Civitavecchia rappresenta la naturale via di accesso marittimo alla Capitale. Il Roma Cruise Terminal (RCT), il terminal crociere di Civitavecchia, appartengono tutti alla società costituita da Costa Crociere, MSC e Royal Caribbean Cruises, le tre compagnie che rappresentano l’80% del mercato crocieristico nel Mediterraneo.
E’ quanto emerso durante il convegno “L’Economia del Mare”, organizzato da Intesa Sanpaolo nella sede dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta. Un incontro dedicato alle vie marittime e agli asset strategici per lo sviluppo del territorio laziale.
“L’analisi dei dati e la conoscenza delle dinamiche economiche della evidenziano il ruolo strategico dell’economia del mare, intesa in tutte le sue declinazioni e del sistema portuale di Civitavecchia uno dei più importanti in Italia, ma che ha ancora grandi possibilità di crescita”, ha dichiarato Pierluigi Monceri, direttore regionale Intesa Sanpaolo per Lazio, Sardegna, Toscana e Umbria. “E’ uno sviluppo ecessario per tutte le possibili opportunità di crescita ed in questa direzione va visto il progetto del Nuovo Terminal che consentirà l’attracco di navi con capacità di trasporto pari a 18 mila tonnellate” Massimo Deandreis, direttore generale SRM, ha invece sottolineato il valore economico delle transizioni marittime: “Il nostro studio mette in risalto l’importanza che ha tutta l’economia marittima in Italia e nel Mezzogiorno. Partendo da terra - il porto, la logistica e la cantieristica - e proseguendo sul mare – pesca, navigazione e industria dello shipping. Una filiera che in Italia vale circa 44 miliardi”.