Roma
Boss della 'ndrangheta Mancuso in manette a Roma: l'arresto grazie al figlio
Il boss Pantaleone Mancuso arrestato in una sala Bingo a San Giovanni. Il figlio Emanuele, da giugno 2018, era diventato un collaboratore di giustizia
Fine della latitanza per il boss della 'ndrangheta Pantaleone Mancuso. Il 58enne, detto “l'Ingegnere”, è stato arrestato dalla Polizia a Roma, in una sala Bingo di via Cerveteri, a San Giovanni. Era irreperibile dall'ottobre scorso. L'arresto è stato possibile grazie alla collaborazione del figlio Emanuele.
Pantaleone Mancuso era indicato come il boss della 'ndrangheta di Limbadi (Vibo Valentia), residente a Nicotera, nel Vibonese. A fine giugno 2018, il figlio Emanuele Mancuso ha deciso di collaborare con la giustizia, primo membro del potente casato mafioso di Limbadi e Nicotera a compiere una scelta del genere.
Al momento del controllo, Mancuso ha fornito ai poliziotti di Roma generalità false, ma è stato successivamente identificato e arrestato. Nel 2014 era stato arrestato al confine fra Brasile e Argentina e poi estradato in Italia. Nel 2017 si era reso di nuovo irreperibile ma fu poi catturato a Joppolo, sempre nel Vibonese, per ritornare in libertà ma in regime di sorveglianza speciale che ha violato recandosi nella Capitale.
Mancuso è in attesa del verdetto definitivo della Cassazione nel processo "Genesi" per associazione mafiosa, ed è inoltre imputato in appello per il tentato omicidio della zia Romana Mancuso e quello del cugino Giovanni Rizzo, avvenuti nel 2008 a Nicotera.