Roma
Botte e insulti a gay. La gente sta a guardare
"Ieri nel tardi pomeriggio un giovane di 26 anni nel quartiere di Primavalle a Roma nei pressi di via Bembo, stava per salire in macchina - peraltro 8 giorni prima nello stesso parcheggio gli era stata bucata una ruota della macchina - quando si sono avvicinati due ragazzi di circa 30 anni che hanno iniziato ad insultarlo al grido 'frocio di merda' e subito dopo gli insulti sono iniziate le percosse con pugni sul viso. Nonostante ci fossero molte persone in zona nessuno lo ha aiutato neanche quando gli aggressori se ne sono andati". Lo afferma in una nota nota di Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center.
"La segnalazione ci è giunta dagli amici che hanno contattato il servizio di Gay Help Line, numero verde contro l'omofobia 800 713 713. Al giovane, con cui siamo in contatto, abbiamo offerto il supporto legale e psicologico - aggiunge - Il ragazzo ha riportato ecchimosi su viso ed è stato curato dal pronto soccorso del Gemelli dove gli hanno dato una prognosi di 4 giorni. Il giovane si è recato anche presso le forze dell'ordine di zona dove ha esposto i fatti. Questo caso come quello del ragazzo di Torino che abbiamo denunciato alcuni mesi fa, ma come tanti altri casi che quotidianamente vengono denunciati al nostro numero verde da tutta Italia, segnalano troppo spesso, purtroppo, un clima di indifferenza. Purtroppo il clima di odio che certe parti sociali e politiche stanno creando verso i gay, alimentando spesso sentimenti di paura con fantomatiche teorie inesistenti come quella gender e la completa mancanza di riconoscimento di diritti sul piano legislativo, rendono i gay socialmente sempre più vulnerabili. Serve uno salto di qualità. Servono campagne di sensibilizzazione, di educazione, di comunicazione, servono leggi, serve non bloccare i programmi in corso dell'Unar come quelli verso le scuole. Il giovane di Primavalle preso a pugni è l’ennesimo episodio che dimostra come sia urgente mettere in campo azioni concrete. Una legge sulle unioni civili, una legge di contrasto all’omofobia, sono i paletti imprescindibili di una seria strategia contro le discriminazioni e la violenza. E invece si continua a rinviare. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi agisca e non temporeggi".