Roma
Botticelle fuorilegge, gli animalisti denunciano la Raggi: la Procura indaga
Denuncia penale del Partito Animalista Europeo contro il sindaco Raggi: la Procura apre fascicolo
Le botticelle romane sono fuorilegge per il Partito Animalista Europeo che ha denunciato il sindaco di Roma Virginia Raggi. La Procura indaga sulla vicenda e apre un fascicolo.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha aperto un fascicolo R.G.N.R. n.14533/19 a seguito della denuncia penale del Partito Animalista Europeo contro il sindaco Raggi circa l'illegalità del servizio di trasposto pubblico non di linea a trazione animale.
“Mancata applicazione dei regolamenti e delle leggi e/o omessa vigilanza sull'osservanza di tale norme, la Procura di Roma sta indagando a tutto campo. Di fatto le botticelle romane circolano in modo illegale, pertanto tale servizio deve essere immediatamente sospeso”, dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli.
“Sono state violate, e tuttora lo sono – continua – normative vigenti a livello comunale e nazionale: codice della strada (d.lgs. 285/1992), artt. 67 e 70; il Regolamento di Roma Capitale sulla tutela degli animali (reg. 245/2005), e il testo unico regolamento comunale per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea (68/2011), i quali dettano anche le specifiche tecniche di circolazione delle carrozze. Da osservare che nessuna carrozza dispone di sistemi di sicurezza previsti dal Codice della Strada né di dispositivi catarifrangenti e di segnaletica rappresentativa il divieto di suonare e l'obbligo di superare il veicolo a distanza al fine di tutelare maggiormente i cavalli durante il servizio; e ancora nessuna carrozza dispone di rilevatori di temperatura omologati per cui gli agenti di Polizia possono verificare simultaneamente la temperatura oggettiva né tantomeno di tassametri e tariffari né della targa a norma del Codice della Strada”.
“Altra anomalia – conclude Fuccelli – riguarda la revisione quinquennale cui devono essere sottoposte le vetture poiché all’Amministrazione capitolina risulta essere mancante il registro specifico per le vetture a trazione ippica nessuna è mai stata sottoposta a verifica. Per le medesime violazioni ai tassisti sarebbe stato sequestrato il mezzo. Non si comprende questa disparità di trattamento visto che entrambe le categorie sono disciplinate dallo stesso Regolamento”.