Roma

Buche killer a Roma, invalido cade sulle strisce pedonali e si rompe il radio

L'ultima vittima delle buche romane è un invalido totale: è caduto dentro un “cratere” mentre attraversava sulle strisce pedonali con il deambulatore

di Enza Colagrosso

Buche killer a Roma, l’ultima vittima è un diversamente abile che stava attraversando le strisce pedonali appoggiato al suo deambulatore. L’incidente è avvenuto in Largo Leonardo Da Vinci, quartiere San Paolo vicino al magazzino Oviesse, dove Antonio Panci, questo è il nome dello sventurato, si stava recando per fare acquisti.

In prossimità del marciapiede, mentre stava per finire l’attraversamento, Antonio Panci è caduto in una buca, di notevoli dimensioni da cui neanche l’appoggio al deambulatore è riuscito a salvarlo.

Ecco allora che questo romano, riconosciuto dall’Inps invalido totale per gravi lesioni addominali e scrotali irreparabili, per l’incuria della gestione Raggi che lascia le nostre strade dissestate come viottoli di campagne poco frequentati, ha riportato la frattura composta del radio sul versante dorsale e infrazione dell’arco di riflessione della VI costa (come si evince dal referto dell’ospedale).

 

Tutto però sembra essere normale per il nostro sindaco Raggi e, nonostante di episodi come quello che segnaliamo oggi, ce ne sono tantissimi altri che non arrivano sulle pagine della cronaca, lei sembra non voler vedere il problema, ma al contrario ritiene che il suo governo della città sia talmente buono da meritare un proseguo.

Il Panci ora è alle prese con questa nuova patologia che gli arrecherà altri dolori e difficoltà nella sua vita quotidiana, ma ciò che rende ancor più difficile accettare queste situazioni è constatare il fatto che ognuno di questi incidenti finisce in breve inghiottito e dimenticato perché offuscato dalla realtà ormai invivibile della nostra città, non scuotendo per nulla l’attenzione della Raggi.

Al cittadino incidentato resta invece il dolore e il deambulatore rotto che, nonostante la situazione, deve anche provvedere ad aggiustarsi da solo se vuole mantenere un minimo della sua autosufficienza.