Roma
Buche e voragini a Roma, il giudice ordina al Comune: fuori la verità
Il Campidoglio aveva negato al Codacons un accesso agli atti: ora invece sarà obbligato a dare accesso ai documenti
Le strade di Roma sono ancora piene di buche e voragini. Il Codacons aveva chiesto al Comune di accedere agli atti relativi alle azioni da mettere in campo per fronteggiare questa situazione, ma la richiesta era stata negata. Ora è arrivata la decisione del difensore civico del Lazio: il Comune dovrà dare accesso a quei documenti.
“Ora Roma Capitale - spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi - dovrà fornirci tutti gli atti circa l’attività realizzata in tema di dissesto stradale e rispetto della sentenza del Tar e, in caso di reiterato rifiuto, saremo costretti a denunciare il sindaco Gualtieri per omissione di atti d’ufficio”.
Il difensore civico regionale ha dato ragione al Codacons perché la richiesta di accesso ai documenti perché “apparefondata nel merito, emergendo un interesse, diretto, concreto ed attuale della parte ricorrente in ordine ai dati richiesti”.
Riassunto delle putate puntate precedenti
Già in precedenza il Codacons aveva presentato una class action contro il Comune, affinché questo agisse al più presto per mettere in sicurezza le strade della città. A giugno 2022 una sentenza del Tar aveva dato ragione all'associazione, intimando al Campidoglio di attivarsi al più presto per sistemare le strade. Il Codacons ha fatto allora istanza di accesso agli atti per verificare se il Comune stesse agendo per risolvere il problema delle buche, come ordinato dal Tar, ma l'accesso è stato negato. Qui è scattato il ricorso al difensore civico.