Buco nero nei conti del Comune. 853 milioni, a rate per 30 anni - Affaritaliani.it

Roma

Buco nero nei conti del Comune. 853 milioni, a rate per 30 anni

Da un errore nei conti del Comune di Roma spunta un buco colossale da 853 milioni di euro. Una falla a cui il Campidoglio deve mettere una pezza in meno di un mese. Scade infatti il 14 giugno il tempo utile per una manovra d'emergenza che dovrà essere votata dall'assemblea capitolina per evitare il fallimento.
E' un buco "tecnico" frutto di una operazione contabile che preveda la cancellazione di debiti a cui il Comune non ha corrisposto l'emessione di obbligazioni scadute da gennaio. In pratica si traduce in un salasso che i romani si troveranno a pagare per trent'anni, almeno secondo le prime stime del Comune, in "comode" rate da 30 milioni di euro l'anno.

La falla da oltre 853 milioni si è aperta nei conti capitolini a seguito del riaccertamento straordinario dei residui di bilancio attivi e passivi previsto dalla riforma sull'armonizzazione dei sistemi contabili varata dal Governo nel 2009 e integrata con due decreti nel 2011 e 2014.

Al termine del riaccertamento dei residui - operazione che ha coinvolto tutte le strutture nelle quali si articola Roma Capitale - come si legge nella relativa delibera approvata dalla giunta Marino lo scorso 30 aprile, è emerso un "risultato di Amministrazione al 1° gennaio 2015 che presenta un disavanzo tecnico pari a 853.150.413,04 euro” che dovrà essere ripianato “con successiva deliberazione dell’Assemblea capitolina, da emanare non oltre 45 giorni dalla data di approvazione della delibera”.

La stessa delibera di Assemblea dovrà individuare “l’importo minimo del recupero annuale da ripianare nei singoli esercizi” finanziari “fino alla completa copertura dello stesso” disavanzo, indicando inoltre le poste sulle quali agire per ripianarlo.  La riforma sull'armonizzazione dei sistemi contabili prevede, secondo quanto si apprende da fonti dell'Assemblea, che il disavanzo tecnico scaturito al termine del riaccertamento dei residui attivi e passivi possa essere‎ ripianato in 30 annualità che per Roma capitale corrisponderebbe a una "manovrina" da circa 30 milioni l'anno.