Roma
Bullismo e spaccio si combattono con un'App: Polizia in rete con “You Pol”
L'iniziativa è già attiva a Roma, Milano e Catania
Sempre connessi con la Polizia per denunciare bullismo, cyberbullismo e spaccio di droga: l'App “You Pol” pensata per i più giovani sbarca a Roma, Milano e Catania.
Il Capo della Polizia Franco Gabrielli l'ha presentata agli studenti dell'Istituto Comprensivo Lucio Lombardo Radice di Roma per poter verificare immediatamente le reazioni dei ragazzi stessi.
Alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti, Gabrielli ha spiegato di che cosa si tratta. Dotata di un sistema accurato di georeferenziazione, l'App consente alla polizia di individuare la posizione esatta di colui che invia una segnalazione. Quest'ultima arriva direttamente alle sale operative delle questure, che potranno vedere foto e messaggi inviati tramite You Pol. L'applicazione, gratuita e disponibile sia per smartphone che per Iphone, è un sistema rapido ed efficace per connettere i giovani alla polizia e rendere le città più sicure.
“Noi non stiamo qua per fare un’operazione di marketing o per pubblicizzare la polizia di stato o il ministero dell’interno. Siamo qua per dare seguito ad un’indicazione del nostro parlamento che ha individuato nei temi del bullismo e cyberbullismo una criticità importante – ha spiegato Gabrielli - Inizialmente i ragazzi potevano, con lo strumento dell’sms, debellare la piaga del bullismo o dello spaccio di sostanze stupefacenti. Poi ci siamo accorti che questo strumento era un po’ antiquato. Ci siamo messi al lavoro con tecnici e operatori del dipartimento della pubblica sicurezza che in house hanno realizzato questa App. Questa iniziativa partirà da tre città: Roma, Milano e Catania, da febbraio verrà estesa a tutti i capoluoghi di Regione e da agosto sarà implementata in tutte le province”.
Chi scarica l'applicazione può scegliere di registrarsi coi propri dati anagrafici, oppure può rimanere anonimo, ha spiegato Gabrielli, consigliando vivamente ai giovani di iscriversi: “La polizia e il ministro non vogliono entrare nelle vostre vite. Le istituzioni hanno la loro responsabilità. Il successo di questa iniziativa dipenderà principalmente da voi”, ha concluso il capo della polizia.
“Si tratta di uno strumento facile, che abbiamo messo in campo. È uno strumento neutrale e spetta a voi darle vita. Non ci poteva essere strumento migliore per trasmettere un messaggio di coinvolgimento pieno. Considero questa app un elemento molto importante. Questa app è la vostra amica. Nel momento di difficoltà avrete un’amica a cui rivolgervi”, ha affermato il ministro Minniti.