Roma

Burlesque per i militari del Circolo ufficiali, il direttore perde il posto

In Ucraina la guerra, a Roma il burlesque nel Circolo delle forze armate. Il caso finisce al Ministero della difesa

Mentre l'Ucraina assisteva all'attacco russo, a Roma, nel Circolo ufficiali delle Forze Armate, andava in scena uno spettacolo di burlesque con tanto di spogliarello per i militari presenti. Il caso finisce al Ministero della difesa: a perdere il posto il direttore del circolo.

I fatti risalgono a sabato 26 febbraio quando presso il Circolo ufficiali delle Forze Armate situato a Roma in via XX Settembre è salita sul palco Holly's Good, pluripremiata ballerina di burlesque. Lo show è finito con un vero e proprio spogliarello di fronte agli occhi increduli dei militari, alcuni in pensione o accompagnati da mogli e compagne.

La ballerina rimane in perizoma, aperta dal Ministero l'inchiesta

Il video della donna, la ballerina Daisy Ciotti, rimasta in perizoma di fronte allo stemma delle Forze Armate è iniziato a circolare velocamente. A dare la notizia è stato per primo il sito Sassate.it e da lì a poche ore il caso è arrivato al vicino Quirinale e al Ministero della Difesa. Ed è stato proprio quest'ultimo a prendere provvedimenti. Il primo: licenziare il direttore del Circolo ufficiali, ritenuto responsabile dell'organizzazione di una serata "fuori luogo" dato il momento delicato che i militari stanno affrontando con la crisi Ucraina. Il caso non si chiude qui. Dal Ministero fanno infatti sapere di "aver disposto un'inchiesta interna per verificare fatti e responsabilità".

L'intervento del Capo di Stato Maggiore della Difesa

L'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha diffuso un comunicato nel quale viene dichiarato che "è stato disposto il trasferimento del direttore del Circolo ad altro incarico e, su richiesta del ministro della Difesa, ha avviato immediatamente un’inchiesta interna tesa a verificare fatti e responsabilità che, qualora ravvisate, avranno come conseguenza provvedimenti disciplinari commisurati con la gravità dei fatti accertati".