Bus Cotral, il Tar ferma la gara da 300 mezzi. Pendolari condannati
Il Tar blocca la gara da 300 bus Cotral. Sotto accusa il capitolato
Bus extraurbani, la gara del Cotral si trasforma in un pasticcio. La promessa di acquistare 300 nuovi mezzi da parte dell'azienda di proprietà della Regione Lazio, viene bloccata dal Tar del Lazio che ha accolto il ricorso presentato da una delle società escluse, la Romana Diesel, costola capitolina della Fiat e da sempre fornitore di Atac e Cotral.
E per l'opposizione la bocciatura è "una manna dal cielo". Tuona il consigliere regionale di Forza Italia, Adriano Palozzi, già ai vertici di Cotral con la gestione Polverini: "Bando scritto male, soprattutto il capitolato, Romana Diesel vince il ricorso e, intanto, i cittadini dovranno ancora attendere i nuovi bus, viaggiando tra mille difficoltà, a causa dell’incapacità gestionale e delle false promesse dei vertici Cotral. Il pronunciamento del Tar sull’appalto per la fornitura di 300 nuovi pullman, d’altronde, parla chiaro ed evidenzia come gli “atti di gara, in particolar modo il capitolato, non paiono compiutamente tarati a livello redazionale” e mostrino alcuni “deficit peculiari che non possono essere trascurati”. Una sonora bocciatura per il management e, quindi, per il duo Colaceci-Giana, incapaci di stendere anche un normale bando di gara: una grave inefficienza amministrativa che tarderà l’immissione dei bus su strada".
Conclude Palozzi mentre l'azienda si guarda bene dal rendere pubblica la bocciatura del Tar: "Anziché prendersela solo con i furbetti del cartellino, dunque, i vertici Cotral avrebbero dovuto monitorare con maggior attenzione l’efficienza dei propri dirigenti perché, come in questo caso, i loro errori ricadono poi in maniera pesante sui pendolari, già costretti a subire un servizio di mobilità deficitario. Quanto sentenziato dai giudici amministrativi, ahi noi, è la goccia che fa traboccare il vaso: dopo due anni di incapacità manifesta, Colaceci e Giana farebbero bene a dimettersi”.