Bus privati: il Comune di Roma rettifica la maxigara. E sbaglia ancora. Follia
Euro-figuraccia di Roma: il Campidoglio si scorda una moltiplicazione nel capitolato già corretto
di Fabio Carosi
Gara d'appalto per i bus periferici: dopo la denuncia di affaritaliani.it sul capitolato di gara che conteneva un errore grossolano di aritmetica, il Comune di Roma corre ai ripari e pubblica una rettifica. Solo che, anche la nuova rettifica è sbagliata, e clamorosamente. Anche qui la semplice moltiplicazione è sbagliata.
Anche un semplice ragioniere (con il massimo rispetto per la categoria) rileggendo il capitolato di gara e le rettifiche che il “pool di scienziati” del Dipartimento Mobilità ha pubblicato in fretta e furia lo scorso 4 agosto sul Supplemento ufficiale alla Gazzetta Europea, noterebbe un secondo errore e sempre di aritmetica di base. La correzione con la quale è stato aggiunto un 1 dimenticato che ha portato il valore della gara nella forchetta compresa tra i 111 e i 167 mln di euro, invece di 11 mln e spicci, non supera il cavallo di troia del capitolato iniziale, dove l'importo dell'affidamento della durata di 9 anni, viene calcolato invece solo su un anno, lasciando senza copertura economica gli altri 8 anni. Come se tutta la gara avesse come unico obiettivo quello di aggiudicare il 30 per cento del servizio di bus di Roma per soli 12 mesi.
Visto che il Dipartimento Mobilità del Comune, l'assessore Linda Meleo e il consigliere “veloce” Enrico Stèfano non sono in grado di elaborare e pubblicare un bando corretto, e visto che ormai il destino del servizio dei bus sembra destinato a finire sempre più in mani private, ci permettiamo ragionieristicamente di correggere definitivamente il bando, per evitare che finisca tutto in una bolla di sapone e che le linee periferiche rimangano senza gestore e i romani a piedi.
I NUMERI VERI DELLA GARA
Il calcolo esatto da pubblicare come seconda rettifica o come nuovo capitolato di appalto è così composto. Al punto II.3 correggere per favore come segue: “Valore tra 1.060.047.000 e 1.509.070.500”. Dunque un erroruccio di poco conto che da 111 mln di euro di appalto minimo lo fa schizzare a più di 1 miliardo di euro mentre la spesa massima prevista e che il Comune dovrebbe inserire in bilancio non è di 167 mln ma di 1,5 miliardi.
Infine, un secondo modesto suggerimento: visto il moltiplicarsi degli errori su documenti con importi di spesa stratosferici, o i responsabili della gara, compresi la Ragioneria comunale che ha avallato il capitolato, si iscrivono immediatamente ad un corso per specialisti di gare europee, oppure cambiano mestiere. Per i politici della mobilità la soluzione alla serie di castronerie è quella di prendere carta e penna e liberare il Comune di Roma dalla loro presenza. Definirli poco capaci è senza dubbio un complimento gentile. Meglio scarsi?
LEGGI L'ERRORE INIZIALE SCOVATO DA AFFARITALIANI.IT
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