Roma
Bus turistici, autisti incatenati in Campidoglio: “Bloccheremo tutta Roma”
Sit-in contro il nuovo Piano Bus a firma Meleo: gli autisti protestano
“La categoria esige rispetto”. É questo l'urlo lanciato da autisti e operatori dei bus turistici verso le finestre del Campidoglio, dove si sono riuniti per manifestare contro il nuovo piano bus della giunta M5S.
Rincari oltre il 1000%, centro storico off limits e ingressi contingentati in altre due aree Ztl: sono queste le principali novità che il Comune di Roma vuole introdurre per la Capitale, ma la categoria turistica non ci sta e ha deciso di alzare la voce.
Gli autisti dei pullman e i proprietari delle aziende di settore si sono simbolicamente incatenati dietro a una bara, trascinata fin sotto al Palazzo Senatorio.
E “il morto” parla attraverso alcuni cartelli esposti sul legno della bara: “Avevo fiducia nei grillini e guarda dove sono ora: invece di aiutare l'azienda le preparate la bara. Cari grillini avete trovato il modo di far fallire le imprese”.
Un vaso di fiori e una candela completano il quadro funebre di una categoria intera. Già mercoledì gli autisti si erano mossi con una protesta silenziosa e non autorizzata. Una 20ina di pullman turistici si era raccolta in piazza Venezia, a poche decine di metri in linea d'aria dagli uffici comunali. Procedendo in cerchio sulla rotonda della piazza e nelle piccole vie limitrofe in pieno centro storico, i bus turistici avevano mandato in tilt il traffico della Capitale.
Ora gli operatori tornano alla carica con un sit-in preannunciato. Sul fronte occupazionale, a causa della stangata, "contiamo una perdita di 5000 posti di lavoro, considerando solo gli autisti - ha spiegato Franco Tinti, segretario nazionale Anstra -, ma considerando anche l'indotto, sia diretto che indiretto, si rischiano dai 10mila ai 150mila posti di lavoro".
Il nuovo piano bus promosso dall'assessore Linda Meleo infatti, finirà per colpire solo le aziende romane, che avendo già venduto pacchetti viaggio per l'anno prossimo non possono rincarare i prezzi ad agenzie e turisti.
In molti dichiarano di aver votato M5S alle comunali e di essersene pentiti. Tra loro Luana, proprietaria di un'azienda del settore: “Sono incompetenti, non hanno mai lavorato, né amministrato un condominio – dichiara davanti ai giornalisti - Piango perché porterò al licenziamento i miei dipendenti. Gli stessi dipendenti a cui ho fatto votare Movimento 5 stelle. Avevamo pensato sono persone come noi, giovani e invece hanno soltanto la bocca piena di slogan", ha concluso.
Oltre all'amarezza per il futuro dei lavoratori, c'è anche tanta preoccupazione per la qualità dell'aria di Roma, che rischia di essere sommersa dallo smog: “Se non entrano i pullman, al posto loro ci saranno decine di macchine. È così che risolvono i problemi del traffico a Roma? Il problema non sono i bus turistici ma le decine di auto in doppia fila. Nemmeno un condomino vi farei gestire più", dichiara Mario, pullmista in protesta contro la giunta Raggi. "È questa la democrazia dei 5 stelle, dicevano siamo il nuovo che avanza: era meglio il vecchio allora - ha proseguito Mario urlando verso Palazzo Senatorio - Raggi non ci ha mai voluto incontrare e la Meleo è un pupazzo".
Poi tutti insieme i manifestanti hanno urlato "Buffoni, buffoni" e "Ladri, ladri", e ancora altri slogan contro la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e contro l'assessore alla Mobilità, Linda Meleo. Alcuni hanno quindi indossato una maglietta rossa con su scritto "Licenziato per mano della sindaca Raggi”.
I lavoratori e i rappresentanti di settore si augurano che l'incontro pomeridiano accordato dal Campidoglio veda Raggi e Meleo tra i partecipanti, ma gli operatori rimangono insoddisfatti della situazione a cui si è giunti.
“Sicuramente se l'intenzione è quella di confermare in assemblea capitolina questo piano, devono aspettarsi un Natale travagliato. Se dovessimo organizzarci per protestare siamo oltre 1400 pullman solo a Roma, senza considerare la provincia", ha sottolineato Franco Tinti, segretario nazionale Anstr.
E alcuni dei manifestanti sono passati alle minacce vere e proprie: "Abbiamo deciso che se non ci sarà un passo indietro sul piano bus turistici da parte dell'assessore Linda Meleo, della sindaca di Roma, Virginia Raggi e del burattinio Beppe Grillo, manifesteremo a tempo indeterminato dal 20 al 24 dicembre con mille autobus in circolazione nel centro storico di Roma e non escludiamo di bloccare anche piazza Venezia", ha annunciato Luciano Dall'Ara, dell'associazione Uniti per l'Italia, categoria bus turistici.