Roma

Caffè amarissimo per i clienti, volano i prezzi: in centro 1,50 euro a tazzina

di David Perugia

Un rincaro lento e costante che in tre anni ha toccato quota +14%: pesano il caro energia e l'aumento della materia prima. E col Giubileo previsti nuovi aumenti

Un rincaro lento e costante che in tre anni ha toccato quota +14%. Il caffè dei romani è amaro, anzi amarissimo se si calcola nella media il prezzo dei locali del centro storico, dove oggi il prezzo oscilla tra 1.20 e 1,50 euro a tazzina. 

Un aumento che pone Roma al terzo posto in Italia per il prezzo della bevanda pià consumata al mondo. La Capitale viene solo dopo Milano e Venezia.

Il caro caffè

L’allarme era stato lanciato nei giorni scorsi da Assoutenti che, in una rilevazione, aveva calcolato quanto fosse aumentato il caffè al bar dal 2021 ad oggi. A Roma, per esempio, si sarebbe passati da un prezzo medio di 0,93 a 1,06. Un rincaro del +14%. Un rincaro sotto la media nazionale del 15% e che vede in testa Bolzano, dove un caffè si paga in media 1,38 euro. Il rincaro maggiore a Pescara, con un +28% ma qui il prezzo iniziale era assai più basso. A Milano in media una tazzina costa 1,48 euro, a Venezia 1,4

L’espresso a Roma

A Roma il prezzo della tazzina di caffè è compreso in una forbice tra l’1,10 euro e 1,50 euro. Aumenti che divergono a seconda delle zone: nel centro storico si registra un aumento rispetto al 2021 mentre nelle periferie il prezzo rimane equilibrato. I prezzi più bassi si registrano al Casilino dove i costi oscillano tra 80 e 95 centesimi. Di fatto, nel centro storico il rincaro è contenuto soprattutto rispetto alle altre città italiane o in relazione alle città d’arte. Infatti, con un prezzo medio di 1,06 euro, Roma è la terza città italiana anche ora pesa l'incognita del Giubileo.

L'Anno Santo

Storicamente nell'anno giubilare gli aumenti della tazzina diventano pesanti: nel 2000 a tre mesi dall'apertura della Porta Santa i baristi alzarono i costi di 250 lire di media (non c'era ancora l'euro). Per il Giubileo straordinario voluto da Bergolio ci fu un'impennata media di 15 cent. Ora, secondo gli esperti, potrebbe verificarsi lo stesso discorso con un ritocco che porterebbe la media romana a 1,33 euro. Quindi si tratta di un sensibile aumento che andrebbe a gravare in primis sulle tasche degli habituè del bar. 

Il perché degli aumenti

Il motivo dei rincari? Secondo gli esperti sono dovuti a tre fattori: al caro energia (le macchine consumano molta elettricità), all'aulmento degli affitti, al costo del personale e all’incremento della miscela prima. Gli esercenti, infatti, devono fare i conti con la borsa che regola il costo della miscela di caffè, che ad oggi ha visto un aumento del 50%. Attualmente, il caffè che proviene dal Canale di Suez e che giunge dall’Oriente ha costi maggiori di nolo e di trasporto e la situazione climatica in Brasile – dove l’inverno rischia di minacciare i raccolti - potrebbe influire sui rincari.