Roma

Calci, pugni ed insulti ad un africano: arrestati due neofascisti romani

Il ragazzo del Gambia pestato da due uomini vicini all'estrema destra romana a San Lorenzo

Aggressione violenta ad un cittadino del Gambia a San Lorenzo: calci, pugni ed insulti. Arrestati gli autori del pestaggio: sono due neofascisti romani.

 

Roma. Aggrediscono a San Lorenzo un ragazzo del Gambia nel mese di giugno. Eseguite dalla Polizia di Stato le misure di custodia cautelare in carcere a carico di due cittadini italiani vicini ad ambienti dell’estrema destra romana.

Nella mattinata di martedì la Digos di Roma ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip presso il Tribunale di Roma, a carico di C.A. e V.I., rispettivamente di 45 e 50 anni, entrambi con diversi precedenti di polizia alle spalle e vicini ad ambienti dell’estrema destra romana. I due, a seguito delle complesse indagini della Digos, sono risultati gli autori della brutale aggressione perpetrata ai danni di un trentenne gambiano, che nella circostanza riportava lesioni con prognosi di guarigione di trenta giorni.

Nello specifico, le indagini, svolte dalla Digos, con la collaborazione del Commissariato “San Lorenzo”, si riferiscono ai fatti accaduti nelle prime ore della mattinata del 17 giugno scorso, all’interno e fuori da un pub nel quartiere San Lorenzo, quando la vittima, un cittadino del Gambia di trent’anni, dopo aver chiesto da bere è stato aggredito da C.A e V.I. che, con violenza, gli si sono scagliati contro, colpendolo ripetutamente con calci, pugni e oggetti contundenti, apostrofando lo stesso con frasi discriminatorie e insulti razzisti.

Gli indagati sono stati individuati grazie all’immediato sviluppo investigativo prodotto dalla Digos romana che, attraverso lo studio delle immagini registrate da alcuni impianti di videosorveglianza presenti in zona e dalle testimonianze raccolte, è riuscita a risalire e così ad individuare gli autori dell’aggressione, ricostruendo meticolosamente i fatti.

Importanti riscontri sulla genuinità delle indagini sono stati ottenuti nel corso delle esecuzioni dei provvedimenti cautelari con il rinvenimento dei capi di abbigliamento indossati dagli indagati al momento dei fatti contestati.