Roma
Calenda ci prova con Renzi: “Il 60% degli uninominali e Gelmini front name”
Scoppia una grana anche sul simbolo: Calenda vorrebbe due strane sfere subito soprannominate “due palle”. Inside
Calenda via da Letta, per cercare la quadra con Matteo Renzi e Italia Viva: ma a che prezzo? Il 60 per cento dei candidati nei collegi uninominali, Maria Stella Gelmini come front name o, in alternativa, la ministra uscente Elena Bonetti, magari anche come ticket.
Così i margini per trattare si restringono, soprattutto dopo che i sondaggi hanno evidenziato la scarsa consistenza elettorale di Azione, simile più a un micro partito che sogna la grande occasione che ha un soggetto in grado di condizionare il voto prima e il nuovo Governo dopo il 25 settembre. “Ma tant'è” sussurrano da Italia Viva dove hanno scosso la testa di fronte alla “proposta indecente” fatta da Azione. L'ordine di scuderia è comunque quello di trattare ad oltranza per convincere l'ex ministro del Governo Renzi a moderare le pretese, pensando più al successo elettorale che alle caselle da riempire.
La grana del simbolo: Calenda vorrebbe due sfere
Ma quello che ha fatto sobbalzare persino il compassatissimo Ettore Rosato è la richiesta di un simbolo con due sfere, subito subito soprannominate “due palle” e lì le seconde linee del partito hanno preso in prestito dal romanesco la definizione per usarla come aggettivo e colorire la trattativa.
Due palle o no, Renzi vorrebbe chiudere la partita per Ferragosto.