Roma

Calenda perde la testa: sfida Zingaretti ma è suo alleato in Regione Lazio

Al presidente del Lazio dice: Ci vediamo all'uninominale”. Lite social anche con Bettini che lo accusa: “Inaffidabile e spregiudicato”

A furia di twittare Carlo Calenda perde la testa e sfida Nicola Zingaretti al collegio Uninominale. Solo che Nicola Zingaretti al quale si rivolge è anche suo alleato in Regione Lazio, dove la consigliera Valentina Grippo, iscritta al Gruppo Misto, è anche portavoce nazionale di Azione e Segretaria regionale del Lazio.

L'ennesima lite-sfida figlia della sindrome da incontinenza di dichiarazioni, nasce da una presa di posizione ufficiale del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che di primo mattino ha accusato Calenda di aver “Tradito i suoi elettori”.

Zingaretti: "Calenda ha tradito i suoi potenziali elettori"

Dice Zingaretti: “Calenda ha tradito in primo luogo i suoi potenziali elettori. Perché sono giorni che dice che è cntro Putin, dice che crede nell'Europa e ora avvantaggia la destra che è contro Draghi, filo Putin e spesso anti euro. Io penso sia un modo di fare confuso e inaffidabile, e il Pd ha davvero fatto di tutto e si conferma come la forza più vera e coerente”.

Calenda al vetriolo: Ci incontreremo sul campo uninominale di Roma

Immediata a Calenda è partita la tastiera del telefonino e ha replicato: “Pensate davvero di battere la destra su agenda draghi con Fratoianni e Bonelli. Suvvia. Solo questo avevo chiesto. Chiarezza. Adesso toccherà a noi offrire una prospettiva di governo seria. Ci incontreremo sul campo uninominale di Roma. Con rispetto”.

Non pago, Il leader di Azione ingaggia una battaglia anche contro Goffredo Bettini che nella tarda serata di ieri aveva twittato: “La scelta di Carlo Calenda di rompere con il Pd, dopo aver siglato un patto unitario solo qualche giorno fa, dimostra la sua inaffidabilità e spregiudicatezza”.

E anche su Bettini si è scatenata l'ira: “Goffredo, facciamo una cosa, ne parliamo dopo che tu avrai ripetuto come un mantra Thailandese "ho sbagliato a pensare che Conte fosse il nuovo Prodi" venti volte e siamo a posto cosi. Poi parliamo di alleanze elettorali”.

Replica, come se non ci fosse un domani o non fosse stato inventato lo smartphone, di Bettini: "Caro Carlo, riparliamone quando avrai capito che il mantra è una pratica induista che non c'entra niente con la Thailandia. Che è buddista e in piccola parte mussulmana. Ancora una volta, non solo in politica, sei in errore", è la stoccata finale dell'esponente Pd.