Roma

Calenda prigioniero della banda delle donne. De Gregorio: “Il merito è nostro”

Con l'elezione di Valentina Grippo, il gruppo dirigente di Azione a Roma e nel Lazio è composto solo da donne. Per Calenda le “quote azzurre”

di Claudio Roma

Noemi Scopelliti, neo segretaria, oggi Valentina Grippo come segretaria regionale e Flavia De Gregorio capogruppo al Comune di Roma: Carlo Calenda ha il suo partito tutto al femminile dove donna fa rima con potere.

Alla faccia delle pari opportunità, il leader di Azione, è il primo capo partito a doversi forse porre il problema delle “quote azzurre”.

“Già – spiega Flavia De Gregorio - spesso viene solo enunciato ma se facciamo un confronto tra Azione e gli altri partiti sono tutti uomini confronto con gli altri partiti, sono tutti uomini. Su Roma e Lazio le nostre tre figure apicali sono tre donne e non si tratta di quote ma di meriti”.

flavia de gregorio azione
 

Se va avanti così finirà che Calenda dovrò varare le “quote azzurre”...

“Ehehehe da noi sì, poi anche nei Municipi spesso il treno è molto femminile. E' una bella realtà, da Movimento siamo cresciuti e ora siamo un partito. Ripeto, è una bella realtà con tutte le complessità umane".

Questa “banda delle donne” che differenza può fare?

“Smina il concetto che le donne tra di loro non possono lavorare bene. E' una scusa atavica portata avanti contro le donne dagli uomini. Noi lavoriamo e portiamo risultati. Poi c'è anche un modo diverso di rapportarsi, più dialogo, più ricerca di risultati”.

Nel mondo “maschile” lotta per il potere e prepotenza sono di casa. E' un effetto del testosterone?

“Già, ma tra le donne non c'è forse anche perché sono meno abituatae Abbiamo un altro nodo di affrontare il potere”.

Bene vi siete prese il partito ora che ci fate?

valentina grippo azione lazio
 

“Lo stiamo radicando sul territorio, gli iscritti crescono tra campagna elettorale e congresso, ora siamo presenti c'è una segreteria per ciascun territorio e un rappresentante di quartiere. Il pilastro è ascolto e portare le istanze a livello comunale attraverso l'elaborazione della proposta. Noi siamo la voce della città”.

Parliamo di politica, 100 giorni e più di Gualtieri, cosa non sopportate del Pd?

“Un esempio, la mia proposta per la disabilità. Noi per la Consulta della disabilità abbiamo fatto istanza per il voto del singolo e le associazioni rappresentate in base alla proporzione degli iscritti. L'hanno bocciata perché non c'è la volontà di ascoltare e vanno dritti sulla loro proposta”.

Cosa invece vi piace?

“La cortesia istituzionale, la capogruppo: c'è predisposizione a venirci incontro, c'è dialogo rispetto ai 5 Stelle un passo in avanti”.

Un errore firmato Pd?

“Ce ne sono tanti. Mah i rifiuti, gli impianti, la promessa di pulire Roma entro il 25 dicembre. Poi la Roma-Lido.. Competenze e budget vengano trasferiti al Comune”. Promossi e bocciati in Giunta? “Si sono tutti visti poco. La Scozzese ha fatto un buon lavoro. Negativo forse Gotor che si è visto poco. Forse potrebbe fare molto di più per i giovani. Non ho visto nulla che brillasse. Spero che faccia un sussulto in più. Roma latita”.

Senta de Gregorio, che c'è rimasto della Destra o del centrodestra a Roma?

“Molto poco, stanno facendo un'opposizione con la Lega che potrebbe fare di più. Sembra che stiano a guardare. Anche in Regione c'è un'attività di base ma senza fare troppo rumore.

Da grande che vorrebbe fare? “Forse aprire un agriturismo, dopo aver fatto il mio lavoro per la città”.

E la La Regione Lazio? Una tentazione?

“Può darsi, forse, comunque vorrei vivere per la politica non di politica”.