Roma
Calenda show: “Io sindaco? No”. Ma piccona Raggi, il Pd e scrive il programma
Calenda: “A Roma per i rifiuti ci vuole un termovalorizzatore e una discarica. Raggi? Una totale incapace. Zingaretti? Fa troppi lavori”
Emergenza rifiuti e primarie per la scelta del candidato a sindaco di Roma: Arriva la ricetta di Carlo Calenda, eterno candidato in pectore e più che mai riluttante sull'ipotesi vestire la fascia tricolore.
In vena di esternazioni, l'ex ministro che tutto vorrebbero come sindaco, schianta il Pd e la Raggi sulla vicenda rifiuti: “Secondo me a Roma va fatto sia un termo-valorizzatore moderno che una discarica d'appoggio. Perché anche se arrivi a quello che l'Ue considera il meglio con la differenziata, l'indifferenziata sarà comunque talmente tanta da necessitare un appoggio. Quindi li devi fare tutti e due”.
Sulla Raggi Calenda conferma il ratign negativo: “Che la Raggi sia una totale incapace - ha aggiunto - lo dicevo due anni fa e oggi credo sia provato oltre ogni ragionevole dubbio, ma il punto è un altro: c'è una persona che ti dica chiaramente come gestire il milione di rifiuto indifferenziato? Perché se non lo dicono non stanno facendo politica, stanno cazzeggiando”. Su alcuni temi importanti, come ad esempio il termovalorizzatore Zingaretti è oggettivamente latitante. Forse fa troppi lavori”.
Ai microfoni di Radio Radio, annuncia per l'ennesima vola la sua non candidatura: “Io sindaco? Allontano da me questo calice non perché penso che non sia una sfida straordinaria, ma perché in questo momento sto facendo una cosa differente a livello nazionale. Poi qualunque cosa dicessi in questo momento verrebbe strumentalizzata centosessanta volte. “Se ci sarà un candidato forte io lo supporterò in tutti i modi, farò la mia parte nel modo in cui sarà utile che io lo faccia - dice ancora - Io non sono contrario per principio alle primarie, dico solo, non state a ragionare sulle primarie per i prossimi 8 mesi e ragionate anche su quello che va fatto sennò finisce come al solito che si concentra tutto sulle primarie e nulla su quello che va fatto per Roma”.