Roma
Calenda sindaco? Pd tira dritto e convoca in webinar tutti gli eletti di Roma
Il Pd romano chiama a raccolta deputati, senatori e consiglieri di Regione, Comune e Municipi: tra Calenda e l'accordo col M5S, spunta Zingaretti sindaco
Stretto tra l'attivismo spasmodico di Calenda e l'immobilismo del centrodestra, il Pd torna ad affrontare il tema della comunali Roma 2021. E lo fa in stile Pd, cioè con un'adunata oceanica in cui tutti gli eletti di Roma proveranno a cimentarsi col cubo colorato di Rubik ed il suo algoritmo per risolverlo: spalmarsi sull'ex avvelenato; affidarsi alle Primarie; trovare la quadra con un accordo a Cinque Stelle; oppure, sparigliare e aspettare che Nicola Zingaretti decida che egli è l'unico per vincere le elezioni contro tutti.
Per ora si parla – specialità tipica degli iscritti e degli eletti – e non potendo convocare de visu i maggiorenti e i minorenti Dem, il segretario alla romana Andrea Casu ha organizzato un webinar che se non passerà alla storia per i contenuti e le decisioni, lo farà per i numeri. Una specie di prova muscolare che chiamerà a raccolta domani, giovedì 5 novembre, tutti gli eletti alla Camera e al Senato nei collegi di Roma e del Lazio, gli eletti alla Regione Lazio, per poi scendere di livello sino ai consiglieri Comunali di Roma e giù negli inferi dei consiglieri Municipali. Occhio e croce più di 300 persone che daranno vita a un effluvio di parole e forse a una prova tecnica di Primarie elettroniche, tipo “primarine” che oltre a testare la piattaforma Zoom, daranno prova di tanta pazienza. Ufficialmente dovrebbe concludersi tutto in massimo 3 ore ma c'è il sospetto che l'ultimo dei Municipali se dovesse chiedere la parola avrebbe il diritto a conquistarsi il primo piano del monitor a notte fonda. E non perché la stagione astronomica condanna il sole a calare prima delle 17.
L'ipotesi Nicola Zingaretti
La voce che il presidente della Regione Lazio possa porre fine ai dubbi Dem candidandosi gira dal week end e trova conferma con il varo del Nuovo Dpcm che ha inserito il Lazio nelle zone gialle, segnando una vittoria del Sistema Sanitario Lazio. Il calcolo è presto fatto: Zingaretti candidato sindaco aprirebbe ad un election day con la possibilità che il presidente e segretario riesca nella sacra doppietta: quella di vincere a Roma, vincere con un “portafaccia” nel Lazio e poiché tanto si è capito che si voterà solo nel 2023, lasciare super vittorioso la segreteria e abbandonare l'ambizione ministeriale tanto osteggiata dal fuoco amico. Per rimettere poi le cose in ordine c'è tempo anche perché lo zar Nicola ha dalla sua l'anagrafe e odia i programmi a lunghissima scadenza.
Infine, Calenda. La sua candidatura spazzerebbe via ogni ambizione e relegherebbe Azione al ruolo di Italia Viva. Calenda come Renzi: chi sfida il potere Pd prima o poi paga il conto.
Calcolo politico, certo, ma non futuribile.