Roma
Camilleri, presentato il nuovo libro nel restaurato Tempio di Adriano
Andrea Camilleri presenta l'ultimo libro “La casina di campagna. Tre memorie e un racconto” durante l'inaugurazione dell'antico ingresso del Tempio di Adriano
di Maddalena Scarabottolo
Andrea Camilleri, il suo ultimo libro “La casina di campagna. Tre memorie e un racconto” presentato al Tempo di Andriano durante l'inaugurazione del restauro dell'antico ingresso del Tempio di Adriano, luogo che ospita la Camera di Commercio di Roma.
È proprio lo scrittore creatore del Commissario Montalbano, Andrea Camilleri, il primo ad attraversare l'ingresso del Tempio di Adriano dopo il restauro. Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma, si è detto “onorato di accogliere per il momento inaugurale Andrea Camilleri, uno dei più grandi scrittori italiani”.
Camilleri ha conversato con il professore Giuseppe Marci riguardo alla pubblicazione de “La casina di campagna. Tre memorie e un racconto”. Un lavoro con il quale il maestro ha voluto “prolungare l'esistenza della casa dei nonni a Porto Empedocle”, che ora non esiste più. Una casa che era di tutti e che emanava, a suo dire, “un'idea di felicità”.
Lo scrittore si è inoltre definito un “raccontastorie”: una figura tipica degli antichi cortili estivi, attorno alla quale si radunavano i contadini. Per scrivere, sostiene, “devi avere amore per il racconto e anche per il pubblico. Devi sentire il flusso delle parole. Scrivere è sentire risuonare le parole dentro, come se fosse una musica”.
L'aver presentato l'ultima fatica di Camilleri in occasione dell'inaugurazione dell'antico ingresso del Tempio di Adriano diventa il simbolo della consapevolezza che arte, cultura ed economia sono profondamente legate.
Tagliavanti ha spiegato come “riaprire l'antico ingresso del Tempio di Adriano è un importante tassello dell'opera di valorizzazione portata avanti dall'istituzione camerale. La cultura è un elemento vitale per il benessere degli individui e della comunità sociale ed economica nel suo insieme, anche e soprattutto in una fase di difficoltà economica come quella attuale”. Il Tempio infatti non è un semplice luogo, ma è un monumento-simbolo della Capitale che è riuscito a resistere nei secoli, mantenendo tutt'ora una funzione attiva. Fu eretto da Antonino Pio nel 145 d. C in onore dell'imperatore Adriano. Nel XVII secolo venne inglobato in un edificio progettato da Carlo Fontana per divenire nel corso del tempo una dogana vaticana, la Borsa Valori di Roma e infine la sede della Camera di Commercio di Roma.
Per l'occasione lo spazio dell'ingresso ospiterà, per due settimane, una mostra temporanea di 17 quadri. I lavori esposti appartengono ad alcuni degli esponenti della Scuola romana tra cui Mario Mafai, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi e Alberto Ziveri. Lo spazio restaurato, con questa esposizione a ingresso libero, assume una forma di fruizione nuova e incentrata verso la proposta culturale.