Camorra a Roma, codanne per 230 anni ai “Napoletani della Tuscolana”
Si conclude il processo d'appello ai "re" dello spaccio nella piazze delle periferie
Condanne per quasi 230 anni di carcere per ventuno persone, ma anche alcune prescrizioni e altre assoluzioni parziali per le 24 persone note, secondo gli ambienti criminali capitolini, come i "Napoletani della Tuscolana".
Con questa sentenza si è chiuso il processo d'appello, con gli imputati accusati di gestire lo spaccio in alcune piazze della periferia della Capitale. In particolare il maxiprocesso, davanti alla III Corte d'appello presieduta da Cecilia Demma, vedeva contestate accuse che, a vario titolo e secondo le rispettive posizioni, andava dall'associazione mafiosa, all'associazione finalizzata al traffico illecito di droga, estorsioni, usura, reati contro la persona, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita, fittizia intestazione di beni, illecita detenzione di armi, illecita concorrenza con violenza e minacce.
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