Campidoglio, gara truccata per il restyling. Amore e Anastasi a processo
L'imprenditore Amore è coinvolto anche in Mafia Capitale. Rinviato a giudizio anche Maurizio Anastasi
Sarà processato l'imprenditore Fabrizio Amore, l'ex direttore dell'Area Tecnica territoriale della Sovrintendenza capitolina dei Beni culturali. Insieme a lui, a giudizio anche Maurizio Anastasi ed altre 18 persone per l'aggiudicazione irregolare di un appalto in Campidoglio.
Lo ha deciso il gup Pierluigi Balestrieri accogliendo le richieste della Procura. Associazione per delinquere, emissione e utilizzo di false fatture, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, turbativa d'asta, falso e truffa ai danni del Comune sono i reati contestati, a seconda delle singole posizioni.
Amore, che e' indagato anche in Mafia Capitale per trasferimento fraudolento di valori, ma che e' in attesa che il gip Flavia Costantini si pronunci sulla richiesta di archiviazione, entra in questa vicenda per essersi aggiudicato, con una sua società, un appalto a trattativa privata relativo al restauro delle superfici decorate (oltre a opere impiantistiche) dell'aula Giulio Cesare del Palazzo Senatorio dove si riunisce il consiglio comunale di Roma.
Una storia che e' venuta alla luce dalle verifiche effettuate dai militari della Guardia di Finanza sull'emergenza abitativa. Amore venne arrestato il 9 giugno dello scorso anno: secondo gli investigatori era cosi' sicuro di vincere nel 2010 la gara per il restauro dell'aula Giulio Cesare (importo iniziale: un milione e 200 mila euro) tanto da stipulare contratti ed effettuare pagamenti in acconto al subappaltatore alcuni giorni prima dell'apertura delle buste contenenti le offerte.
A quella gara ufficialmente avrebbero partecipato solo cinque società proposte da Anastasi (anche lui in manette un anno fa) di cui tre riconducibili allo stesso Amore.
Il Campidoglio, attraverso l'avvocato Enrico Maggiore, si e' costituito parte civile.
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