Campidoglio, nomine come “rotoloni regina”. FdI denuncia alla Corte dei Conti
Bufera sulle nomine dell'amministrazione Raggi: “Alla faccia del cambiamo tutto”
Prima il pasticcio con Marcello Minenna, poi il compenso da capogiro per il magistrato Carla Ranieri neo capo di cabinetto, infine, in ordine di tempo, la nomina di Salvatore Romeo a caposegreteria, che ora può beneficiare di uno stipendio da 120mila euro l'anno, ovvero il triplo dei 40mila che prendeva nel suo vecchio ruolo.
Fratelli d'Italia scatenano la bufera e annunciano un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale e alla Procura per abuso d'ufficio.
“In relazione alla nomina di Romeo a destare evidenti perplessità è il trattamento economico, ben 120 mila euro, un compenso decisamente elevato visto che la funzione di capo segreteria è rimasta immutata da decenni e non sono state aggiunte mansioni in più a tale ruolo tanto da giustificare un emolumento così elevato”, dichiara Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi-An in Campidoglio.
“In merito alla nomina della Raineri crediamo invece che il sindaco avvocato e il magistrato in questione potrebbero aver sbagliato l'interpretazione della norma. Scegliendo infatti l'art. 110 del Tuel hanno eluso due requisiti importanti della norma: il primo, accertarsi che all'interno dell'amministrazione nessuno avesse i requisiti richiesti e quindi avviare una procedura per il reperimento di una figura in grado di svolgere quel ruolo; il secondo, bandire un avviso pubblico”.
Ed è per questo che è pronto un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale e alla Procura per abuso d'ufficio.
“Il metodo dei 5 Stelle è chiaro: si premiano militanti e sottobosco con lauti compensi stile Romeo e Mazzillo che per 90 mila euro dovrà vigilare sull’attuazione delle linee ‘fuffa’ approvate dalla giunta penta stellata. E ancora, il vicesindaco che ha solo la delega allo Sport ma ha, inspiegabilmente, un staff ricco di collaboratori. Oppure Minenna, che con furberie ed artifici aggira l’ostacolo dei costi tant’è che l’assessore al Bilancio conta, per la stellare cifra di 500 mila euro l’anno, di portarsi dietro l’entourage della Consob caricando i sui collaboratori sul budget illimitato del sindaco”, aggiunge Ghera. “L’assalto dei grillini su nomine e stipendi sembra essere solo all’inizio, un carrozzone di 22 esterni che solo oggi ha toccato quota 1,2 milioni di euro. Alla faccia della trasparenza e del “cambiamo tutto”, e pensare che mancano ancora le infornate di collaboratori che andranno a riempire gli staff dei presidenti dei Municipi a 5 Stelle”.