Roma

Campidoglio, “purga” M5S. Il segretario del Pd Roma espulso per tre mesi

Andrea Casu aveva protestato in aula Giulio Cesare contro la chiusura della Casa delle Donne

Il segretario del Pd Roma Andrea Casu è stato espulso per tre mesi dall'Aula Giulio Cesare. Aveva protestato in aula contro la chiusura della Casa delle Donne, viene “purgato” dall'M5S con una punizione choc.

Come si legge in un suo post su Facebook 'Nella giornata del 17 maggio eravamo in tantissimi in Aula Giulio Cesare a protestare contro la chiusura della casa internazionale delle donne. Stamattina presto mi è stato notificato questo provvedimento di esclusione dall'aula Giulio Cesare per i prossimi tre mesi. Cara Sindaca, caro Presidente De Vito, vi ringrazio per l'avviso ma come vi abbiamo dimostrato nella splendida manifestazione del 21 Maggio in Piazza del in Campidoglio non c'è spazio a Roma per chi dichiara guerra alle donne. Come attesta il voto di ieri in III e VIII Municipio dopo due anni di malgoverno e promesse tradite avete miseramente fallito e la maggioranza dei romani vi ha già voltato le spalle. Porteremo l'opposizione ai disastri che state realizzando in ogni angolo della città. E non potrete mai espellerci tutti'". Lo rende noto il Partito Democratico di Roma.

“Alla sindaca Raggi non bastava lo sfratto delle donne dalla Casa Internazionale. Adesso il M5s sfratta anche il segretario del Pd Roma Andrea Casu dalla Casa di tutti i romani, l’Aula Giulio Cesare, dove non potrà più entrare per 3 mesi colpevole di aver protestato al fianco delle donne contro la chiusura, decisa dalla prima sindaca donna di Roma, di uno spazio che a Roma ha fatto la storia di quelle battaglie femminili che hanno permesso proprio alla Raggi di sedersi sullo scranno più alto del Campidoglio”. Lo dichiara in una nota la responsabile della Comunicazione del Pd Roma Claudia Daconto.

“Un vero e proprio “daspo”, firmato dal presidente dell’Aula Marcello De Vito, ras grillino del III Municipio, che arriva all’indomani della rovinosa disfatta del M5S alle elezioni nei municipi III e VIII. Elezioni in cui i romani hanno fragorosamente punito un’amministrazione che in questi anni ha mostrato il vero volto di un Movimento antidemocratico, incapace non solo di governare ma anche di confrontarsi con le opposizioni, nemico delle forze sociali di questa città, dei romani e di Roma” conclude Daconto.