Roma
Camping River, terminato lo sgombero: baracche e rifiuti rimossi dall’Ama
I disordini hanno provocato il ferimento di un poliziotto. Cisl Fp accusa: “Agenti lasciati soli”
Camping River, le unità abitative e i rifiuti sono stati rimossi. Ma esplode la polemica della Cisl Fp sulla gestione dello sgombero: i disordini hanno portato al ferimento di un poliziotto.
Tutti i nomadi del campo sono stati allontanati dai 150 agenti presenti ma le operazioni sono state accolte tra le proteste dei rom, che hanno aggredito la polizia con una sassaiola. I tafferugli hanno provocato il ferimento di un poliziotto che è stato poi ricoverato all’ospedale Sant’Andrea con una prognosi di 7 giorni.
“La Cisl Funzione Pubblica di Roma Capitale e Rieti esprime la più piena solidarietà e la più calorosa vicinanza umana al collega vigliaccamente aggredito nelle fasi successive allo sgombero del Camping River Village - dichiara in una nota il dirigente Giancarlo Cosentino - Questo gravissimo e sconcertante episodio ci interroga, in chiave sindacale, sulla sicurezza degli operatori. É inaccettabile e gravissimo pensare che poche decine di poliziotti locali si siano trovati a fronteggiare, in condizioni di grande inferiorità numerica, senza tutele e senza alcuna forma di dotazione strumentale idonea, un’intera folla rimasta per ore accampata all’esterno del campo”.
“In un clima mediatico e politico avvelenato nel corso degli ultimi giorni, in un contesto ambientale delicatissimo e potenzialmente esplosivo, dove la tensione crescente lasciava presagire esiti non pacifici delle operazioni, non doveva mancare piena integrazione e altrettanto pieno coordinamento tra le forze impegnate nelle operazioni - conclude Cosentino - La sicurezza e la incolumità degli operatori non sono assolutamente negoziabili. Al collega ferito e a tutti i colleghi coinvolti nelle operazioni la nostra massima vicinanza e il nostro completo sostegno”.