Roma

Camping River, verso il rimpatrio 15 ospiti. Raggi: “Termina ghettizzazione”

Sgomberate 250 persone in totale, di cui 43 hanno accettato l'accoglienza del Comune

Camping River sgomberato, "cacciate" dall'area 250 persone in totale. Di queste 43 hanno accettato le strutture di accoglienza del Comune, mentre 15 hanno scelto il rimpatrio.

 

È il trionfo della politia Raggi-Salvini sui campi rom, che il sindaco da tempo aveva promesso di "superare". Ed è proprio la Raggi ad esultare via Facebook per l'operazione di chiusura del Camping River, giustificata da urgenze igienico-sanitari: "La legalità e la tutela dei diritti delle persone. Con questi principi saldi prosegue la nostra azione per il superamento dei campi rom: da oggi, il Camping River chiude. Da questa mattina - scrive Raggi - 180 agenti della Polizia Locale e i colleghi della Polizia di Stato sono a lavoro per liberare l’area del campo che, per problemi –igienico-sanitari, stava mettendo a rischio la salute degli stessi abitanti.Altri nuclei familiari, dopo quelli che hanno già accettato negli ultimi mesi, si stanno ora trasferendo presso le strutture di accoglienza di Roma Capitale: continuiamo a mettere a loro disposizione soluzioni che consentono alle famiglie di restare unite.Sempre più persone, inoltre, stanno chiedendo ai nostri operatori informazioni riguardo le misure di inclusione abitativa e lavorativa, e i rientri volontari assistiti nei Paesi di origine.È inaccettabile continuare a finanziare luoghi come questi dove si favorisce la ghettizzazione e, soprattutto, dove le condizioni di vita non tutelano i diritti di bambini, donne e uomini. Una “terza via” basata su inclusione e rispetto della legalità, tutela dei diritti e rispetto dei doveri è possibile. Lo dimostrano i primi rientri volontari assistiti in Romania che abbiamo organizzato: le testimonianze delle famiglie già tornate a casa ci fanno capire che siamo sulla strada giusta. È per questo che proseguiamo con determinazione ad applicare il nostro modello: garantire l’inclusione e un rigoroso rispetto della legalità potrà mettere fine alla realtà ghettizzante dei campi e dare maggiori tutele ai più piccoli.Mettiamo fine ad un sistema che per decenni ha emarginato le persone, creato disagi ai cittadini, sperperato centinaia di milioni di euro che avrebbero potuto essere investiti diversamente".