Roma
Campo nomadi Castel Romano, barriere anti roghi tossici: il blitz dei vigili
In attesa della chiusura del campo, zona di conflitto tra Raggi e Zingaretti, controlli a tappeto e nuove regole per i rom di Castel Romano
Campo nomadi di Castel Romano, in attesa della chiusura del campo, tanto discussa da Raggi e Zingaretti, e dell'arrivo delle ruspe che sgombereranno l'aree interessata dai roghi tossici, è in corso un blitz della Polizia Locale di Roma Capitale: obbiettivo controlli a tappeto sui rom e nuove regole per il campo.
L'insediamento, noto alle cronache cittadine e giudiziarie per i fenomeni di illegalità che vanno dall'emergenza sanitaria, ai roghi tossici, passando per i furti di autoveicoli ed il disastro ambientale, legato allo smaltimento di rifiuti, vedrà da oggi una nuova disciplina circa l'accesso ed il transito degli automezzi, in specie dei mezzi pesanti, all'interno del campi medesimo.
Sin dalle prime luci dell'alba oltre 70 agenti dei gruppi Pics e Gssu, coordinati dal gruppo Spe e diretti dal neocomandante Stefano Napoli, hanno passato al setaccio i veicoli presenti all'interno del campo, procedendo a numerosi sequestri di veicoli e di targhe, risultate prive di assicurazione, radiate od intestate a prestanome.
Contemporaneamente sono stati avviati i lavori di posizionamento di enormi massi, che creando un percorso obbligato, destinato esclusivamente a veicoli autorizzati e mezzi di emergenza, tenderanno di fatto impossibile il persistere di attività illegali all'interno del campo.
Sul tema è intervenuto anche il sindacato Ugl dei caschi bianchi romani, che in una nota del Coordinatore Romano Marco Milani, torna a chiedere all'amministrazione capitolina "il riconoscimento delle peculiarità e specificità del lavoro dei poliziotti locali, anche e sopratutto in sede di contrattazione decentrata".