Roma
Campo rom, Raggi chiama Esercito per Castel Romano. Nuova sfida a Zingaretti
Il sindaco di Roma annuncia un nuovo presidio al campo nomadi sulla via Pontina. Sull'ordinanza della Regione tuona: “Chiede solo misure già messo in campo”
Chiusura dei campi nomadi, Virginia Raggi chiama l'Esercito per Castel Romano: dalla prossima settimana ci saranno i militari, insieme ai vigili, a presidiare l'accesso all'era dove vivono 600 rom a ridosso della via Pontina. Nuova sfida a Zingaretti sull'ordinanza di chiusura della Regione Lazio: “Chiede solo misure già messo in campo”.
A meno di 24ore dalla pubblicazione della Regione Lazio dell'ordinanza con cui chiedeva di sgomberare e bonificare la struttura per ragioni igienico-sanitarie, il sindaco Raggi si è recato per un sopralluogo al campo rom della discordia.
Come solita abitudine, la Raggi ha scelto Facebook per spiegare le ragioni di questa visita e ribadire, in maniera mascherata, che l'ordinanza di Zingaretti verrà impugnata al Tar: “Il cronoprogramma per superare e chiudere definitivamente il campo, entro la fine dell’anno, procede nei tempi previsti e la recente ordinanza della Regione Lazio non fa altro che chiedere misure che la nostra Amministrazione ha già messo in campo da tempo. Voglio ricordarvi gli interventi che abbiamo avviato ed eseguito per superare il campo: abbiamo stanziato quasi mezzo milione di euro per rimuovere i rifiuti e bonificare il campo; abbiamo previsto un presidio fisso della Polizia Locale per allontanare le persone non autorizzate e alle auto private; solo lo scorso anno abbiamo rimosso più di 120 veicoli semicarbonizzati e in stato d’abbandono nelle vicinanze; abbiamo gestito l’emergenza coronavirus all’interno distribuendo dispositivi di protezione e istruzioni multilingue sulle precauzioni da prendere”.
Il post fiume di Raggi continua a suon di frecciatine verso il numero uno della Regione Lazio: “Visto che le criticità igienico-sanitarie sono anche dovute alla mancata manutenzione degli impianti idrico-fognari, già nel 2018 avevamo chiesto alla Regione Lazio di poter procedere con gli interventi di manutenzione. Ma l’Amministrazione regionale non ci ha concesso le autorizzazioni necessarie. Per evitare danni ambientali e salvaguardare gli abitanti stiamo provvedendo da due anni allo spurgo quotidiano dei liquami con un servizio che costa alla città e ai cittadini circa 1500 euro al giorno”.
Infine l'annuncio del proseguimento delle opere di censimento degli abitanti del campo: “Prosegue anche il censimento degli abitanti del campo che serve a individuare le persone che hanno bisogno di assistenza. Ringrazio il vice Capo di Gabinetto Marco Cardilli, il comandante della Polizia Locale Stefano Napoli e Monica Rossi dell'ufficio speciale Rom che lavorano con impegno a tutte queste attività. Un ringraziamento anche al sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà che oggi era con noi e che collaborerà a monitorare la situazione. Il nostro obiettivo è di superare il campo e favorire il reinserimento dei soggetti più fragili in strutture adeguate. Le operazioni in corso vanno esattamente in questa direzione”.