Roma
Cane aggredito alla Muratella. La denuncia: “Condannati a morte dal Comune”
Il responsabile nazionale della Leidaa Roberto Sidoli contro il canile comunale
Cane anziano aggredito nel canile la Muratella. L'animale, abbandonato a se stesso, è in grave condizioni e la struttura comunale finisce nella bufera.
L'animale, un cane anziano, sarebbe stato azzannato mentre si trovava senza alcun controllo nel giardino del canile. La denuncia arriva dalla onlus Le.I.D.A.A., che, attraverso il responsabile nazionale Rinaldo Sidoli, si scaglia contro le condizioni in cui sono costretti i piccoli ospiti della struttra: “È l'ennesimo caso di aggressione per incuria - attacca Sidoli - Gli animali a Muratella stanno pagando con la vita le scelte scriteriate di una giunta che non ama gli animali. Non si può affidare la vita di esseri maltrattati e abbandonati a servizi privati che ragionano secondo la logica del massimo ribasso. Il Comune ha risparmiato, ma a pagare il prezzo più alto sono stati i lavoratori licenziati e i cani che hanno perso le cure previste per legge".
L'onlus, presieduta dall'on. Brambilla, chiede così ancora una volta al Comune riposte definitive sulla gestione del servizio, che registra l'ennesimo episodio controverso: "È inaccettabile che il gestore non rispetti le condizioni del bando. La società doveva assumere tra 6-8 educatori, punto mai rispettato. Non c’è nessuno che si occupa di rieducare questi 600 cani. Animali che subiscono violenze e traumi hanno bisogno di assistenza. Nella struttura c’è carenza di personale, servirebbero 40 operatori. Se non ci fossero i volontari, quei cani rimarrebbero chiusi in gabbia". Conclude la nota Sidoli: “Gli sprechi nella Capitale ci sono e vanno eliminati, ma tagliare sul benessere di questi esseri indifesi è pura disumanità. Questo atteggiamento equivale a una condanna a morte di innocenti”.