Cani e gatti bolliti vivi. Animalisti in piazza per la festa cinese di Yulin
Secondo la tradizione la carne di questi animali porta fortuna, salute e vigore sessuale
Migliaia di cani e gatti bolliti vivi per attirare la buona sorte, la salute e il vigore sessuale. Mercoledì 21 giugno gli animalisti italiani scendono in piazza per manifestare contro la festa cinese di Yulin.
L'appuntamento è alle 11 davanti all'Ambasciata cinese in largo Ecuador, a Roma. Gli animalisti chiedono inoltre aiuto a tutti coloro che non trovandosi nella Capitale non potranno manifestare contro il festival di Yulin e che sono invitati a scrivere all'ambasciata per fermare la violenza.
Yulin è una metropoli cinese di 5 milioni e mezzo di abitanti, dove il 21 giugno di ogni anno, per il solstizio d’estate, si celebra un Festival per il quale vengono bolliti vivi e poi mangiati oltre 10.000 cani e migliaia di gatti.
Molti dei cani vengono condotti al Festival dopo essere stati catturati per strada o sottratti ai loro padroni. Questi sono spesso malati, tanto che secondo il Ministero della Sanità cinese, nel Paese ogni anno muoiono tra le 2.000 e le 3.000 persone per aver contratto il virus della rabbia.
Stando le statistiche riportate dall’ufficio di Pechino della World Animal Protection, ogni anno in Cina vengono ancora macellati 25 milioni di cani, mentre in altri paesi asiatici quali Taiwan, nelle Filippine, a Singapore e a Hong Kong il consumo di carne di cane è stato vietato.