Roma

Cani e gatti, dramma alla Muratella. Le associazioni scrivono alla Raggi

Cani e gatti tenuti in condizioni igienico-sanitarie precarie. Le associazioni animaliste scrivono al sindaco Raggi: “La responsabilità è del Comune di Roma"

La situazione del canile della Muratella è drammatica: un cane è morto senza ricevere le dovute cure e le condizioni igienico-sanitarie, segnalate da cittadini e volontari, sono a dir poco precarie. Le associazioni animaliste denunciano il caso e scrivono alla Raggi: “La responsabilità del benessere e della salute degli animali è del Comune di Roma, in quanto proprietario degli animali”.

 

Puzzola era un cane giovane, di appena 3 anni, entrato al canile sanitario della Muratella il 10 febbraio e morto solo una settimana dopo a causa di una gastroenterite virale. Una morte che “molto probabilmente si poteva evitare se il meticcio fosse stato ricoverato presso un’adeguata struttura veterinaria con assistenza h24 e le dovute cure”.

“Questo drammatico caso ha fatto tornare alla luce le pessime condizioni igienico-sanitarie della struttura pubblica gestita dalla Asl, denunciate nei giorni scorsi anche da alcuni consiglieri comunali dell'opposizione”, sottolineano le associazioni Animalisti Italiani, Enpa, Lav, Leal, Leidaa, Lndc e Oipa. Per questo motivo le associazioni animaliste hanno scritto una lettera al Sindaco Virginia Raggi con il fine di ricordargli che il Comune di Roma è il proprietario degli animali ricoverati presso la struttura e quindi il principale responsabile del loro benessere e della loro salute.

“Il Comune è pertanto tenuto a vigilare sulle condizioni di detenzione e sulle cure prestate ai cani e gatti di sua proprietà. Ci aspettiamo – concludono le associazioni – che il Comune di Roma si assuma le proprie responsabilità e si attivi immediatamente per risolvere le gravi carenze del canile sanitario e del rifugio comunale al fine di tutelare al meglio la salute e il benessere degli animali che vi sono ospitati”.

Inoltre, le Associazioni hanno fatto presente alla Raggi la necessità di verificare il potenziale conflitto di interessi di uno dei veterinari Asl che è anche socio della clinica veterinaria privata a cui vengono portati gli animali del Comune per tutti quegli interventi e gli esami diagnostici che non è possibile effettuare nella struttura pubblica.