Roma

Cantieri Giubileo: ecco il laghetto di via Ottaviano. La società corre ai ripari: “risolveremo al più presto” ma le scuse sono finite

di Pierluca Mancini

Dopo il tanto decantato restyling, via Ottaviano, che doveva diventare il "salotto" di Roma, continua a essere sommersa da un laghetto E il Giubileo si avvicina

Il laghetto di Via Ottaviano continua a resistere. Il tanto atteso restyling, che avrebbe dovuto trasformare la strada in un elegante “boulevard” degno della maestosa Roma, si è rivelato un flop tecnico.

È successo ancora, come già accaduto lo scorso ottobre: una leggera pioggia e il manto stradale, che avrebbe dovuto essere il fiore all'occhiello della riqualificazione, si è trasformato in una distesa d'acqua stagnante, provocando un disagio immediato e l’ennesima figuraccia per l'amministrazione capitolina.

Il paradosso del “salotto” Capitale

Come se non bastasse, la stessa Società Giubileo ammette che il problema è "noto": "I lavori di Via Ottaviano non sono ancora del tutto conclusi. L’area interessata, tra Viale Giulio Cesare e Via degli Scipioni, è attualmente oggetto di controlli: il problema (dovuto al vincolo della presenza dei binari del tram, che non potevano essere spostati o rimossi) è noto e la Società Giubileo 2025 è al lavoro per risolverlo, mantenendo l’urgenza di completare la strada nella sua nuova configurazione. Lintervento di modifica per migliorare lo smaltimento acque sarà completato entro la settimana prossima".

Il laghetto che resiste al restyling

Ad accrescere la risonanza del problema sui social, è stata la segnalazione dell'ex consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini, che ha commentato: “La pozzanghera resiste”. Le immagini del ristagno d'acqua hanno fatto il giro della rete, sollevando l'indignazione di chi aveva sperato che i lavori della Società Giubileo, responsabile della riqualificazione, avessero finalmente risolto il problema una volta per tutte. Ma, a quanto pare, il laghetto è rimasto invariato, anche se i lavori sono stati dichiarati "terminati" già da più di un mese.