Roma
Caos Ama, i sindacati: “Rassicurati da Raggi, stipendi non a rischio”
I sindacati Ama tranquillizzati dal sindaco Raggi, ma lo stato di agitazione prosegue
Ama nel caos, dopo la revoca del Cda Raggi tranquillizza i sindacati. Nonostante la mancata approvazione del bilancio 2017, il sindaco M5S assicura il regolare stipendio dei lavoratori. Ma lo stato di agitazione prosegue.
"Ben vengano le rassicurazioni, ma servono fatti, e in tempi rapidissimi. Aspettiamo la successiva convocazione non appena saranno nominati i nuovi vertici - chiariscono in una nota i segretari generali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel Roma e Lazio, Natale Di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco, al termine dell'incontro su Ama in Campidoglio, aggiungendo che lo stato di agitazione rimane: "I lavoratori sono stanchi di vivere nella preoccupazione e di far fronte a una situazione critica, che vede quasi la metà dei mezzi a disposizione fermi, e meritano di essere coinvolti". Oggi è in programma un'assemblea dei lavoratori presso la sede della direzione generale Ama, e "li aggiorneremo su quanto sta accadendo".
Di Cola, Masucci e Cicco aggiungono che "come già detto, - non bastano le buone intenzioni: il Campidoglio deve agire rapidamente per superare questa fase. Senza un bilancio, che sarà il nuovo Cda ad approvare, e senza un piano industriale che guardi alle reali esigenze della città, non si possono fare investimenti né assunzioni. È un'impasse che si trascina da troppo tempo, in modo inaccettabile".
Finora "è stato perso troppo tempo prezioso - concludono - e a farne le spese sono gli 8mila lavoratori dell'azienda e tutti i cittadini della Capitale: Ama ha bisogno di poter operare con solidità e con una visione chiara del proprio futuro, che e' e deve restare pubblico".
In una nota USB e Cobas comunicano che la decisione del sindaco di Roma di revocare per giusta causa il mandato all'intero cda dell'Ama è quella da loro auspicata sin dall'incontro dello scorso 11 febbraio: “USB e Cobas confidano che rappresenti una inversione di rotta nella gestione del servizio finora operata dalla governance aziendale La decisione di Raggi deriva dal mancato raggiungimento da parte del cda degli obiettivi prefissati e della mancata osservanza delle linee guida stabilite dall'amministrazione capitolina".
Nell'incontro di lunedì mattina con tutte le organizzazioni sindacali, il sindaco ha assunto l'impegno di ricostituire il nuovo cda in tempi brevi, "a conferma - riferiscono Usb e Cobas - della volontà già espressa di garantire la stabilità di Ama e mantenerla pubblica. Raggi ha anche escluso rischi per il pagamento degli stipendi ai dipendenti e ha confermato l'impegno a farsi garante della tenuta economica dell'azienda". Ed ora Usb e Cobas si aspettano che "gli stessi segnali positivi arrivino con l'approvazione del bilancio del 2017 e con la presentazione di un piano industriale che soddisfi i bisogni della città e dei lavoratori, obiettivi sui quali tutte le organizzazioni sindacali presenti si sono dichiarate concordi".