Roma

Bollo e ticket sanitario: è caos. Codici: "Serve più tutela per i cittadini"

Il caso sui rimpalli di comunicazioni e lettere tra Regione, Asl o Equitalia portato davanti al Difensore civico

Sul Caos bollo dell’auto e ticket sanitario l’associazione codici scende in campo per fare chiarezze e tutelare i cittadini. Sono state infatti riportate comunicazioni confuse su ticket e bollo.

Nel primo caso arriva una lettera firmata da Regione Lazio e Asl sul recupero dei ticket sanitari non corrisposti per errate o inappropriate attestazioni di esenzione per reddito, relative alle prestazioni specialistiche e farmaceutiche degli anni 2011-2018, mentre nel secondo caso la questione riguarda una cartella Equitalia sul mancato pagamento della Tassa Automobilistica Regionale. Due questioni che Codici ha deciso di portare all’attenzione del Difensore Civico.

“Ci è sembrato un atto doveroso – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, perché di fronte ad una situazione così poco chiara riteniamo opportuno un intervento che sgombri il campo da equivoci e ristabilisca il giusto ordine delle cose. Abbiamo ricevuto tante segnalazioni, sia per i ticket sanitari che per il bollo auto. I cittadini sono preoccupati e disorientati. Non è corretto che subiscano un trattamento del genere, devono essere messi nelle condizioni di comprendere con chiarezza la situazione, se sono in torto o se invece hanno delle ragioni da far valere”.

Il caos di lettere e rimpalli di comunicazione

“Già il fatto di ricevere comunicazioni simili desta preoccupazione – dichiara Massimiliano Astarita, Dirigente di Codici Lazio – figuriamoci quando riguardano situazioni datate, visto che per i ticket sanitari si torna indietro fino al 2011, mentre per il bollo auto abbiamo casi che risalgono al 2007. A tutto questo bisogna aggiungere la complessità della materia. Non tutti hanno dimestichezza con i tempi e con le modalità della prescrizione, solo per fare un esempio. Quel che è certo è che serve un intervento per fare ordine in questo caos di lettere, richiami e rimpalli di competenze. È la Regione, anzi no è Equitalia, macché è la Asl: così non va. Bisogna mettere i cittadini nelle condizioni di comprendere l’avviso ricevuto e di far valere i loro diritti, nel caso siano nel giusto. Dal canto nostro, ci siamo attivati per fornire tutta l’assistenza necessaria per ricostruire questo rompicapo e per trovare una soluzione”.