Roma

Capocotta e Ostia, abusi: fine stagione per il Settimo Cielo

La Casetta sequestrata per la terza volta in sei mesi

Capocotta e Ostia: la stagione dei bagni estivi è sempre più nel mirino dei Vigili. Se esiste il detto “Guai in Paradiso”, al Settimo Cielo di Capocotta le cose non vanno certo meglio. Gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale X Gruppo Mare ne hanno infatti eseguito il sequestro preventivo ordinato dalla Procura della Repubblica di Roma in base alla relazione trasmessa dal Comando di Ostia diretto da Antonio Di Maggio. Tutte le strutture dello stabilimento, realizzate in assenza di titolo urbanistico per circa 500 metri quadrati e adibite negli anni a ristorante e bar, sono state poste sotto sigilli. Denunciati i gestori, ex concessionari del chiosco, cui il titolo era stato revocato nel maggio 2015.
Non è la prima volta che il  Settimo Cielo viene colpito da un provvedimento di ‎sequestro probatorio: già a gennaio, infatti, la struttura era finita nel mirino degli inquirenti a seguito del rinvenimento di centinaia di sacchetti di materiale di risulta nell'area, ricordiamo, sotto a vincolo paesaggistico. Stessa sorte per l'elegante stabilimento balneare La Casetta di Ostia, messa sotto sequestro per la terza volta in sei mesi. Poco prima delle otto di questa mattina gli agenti della Polizia locale di Roma Capitale X Gruppo Mare ufficio Pg Edilizia hanno effettuato un nuovo sequestro preventivo del lido ubicato sul lungomare Amerigo Vespucci, 68.
Gli agenti hanno compiuto un autentico blitz, alla presenza di una quarantina di dipendenti, invitati a tornare a casa, e dei primi clienti rimasti all'esterno e venuti per passare una giornata al mare, ignari di quanto sarebbe avvenuto. A Ostia questo è il primo sequestro a stagione balneare iniziata. Decisamente una giornata sfortunata, malgrado fosse la prima con temperature secondo stagione dopo il fastidioso maltempo.
Le vicissitudini della Casetta di Ostia sono piuttosto rocambolesche. Il sequestro è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari Alessandra Boffi, a seguito del primo intervento dei vigili urbani che - il 25 novembre 2015 - avevano già eseguito un provvedimento per ‘abusi edilizi’ nei confronti dello stabilimento sul lungomare. Dopo il ricorso dei titolari, il 28 dicembre 2015 si era disposto il dissequestro. Ma la tregua era stata solo momentanea: il 21 gennaio scorso era stato effettuato un secondo blitz ed erano scattati nuovamente i sigilli. In attesa di ulteriori sviluppi di questa saga infinita.