Capocotta va in pezzi. Via alle demolizioni
Attesa per il bando di gara per l'assegnazione delle concessioni
Lavori in corso a Capocotta per rimuovere gli abusi dei chioschi. Gli ex gestori di Mediterranea, Dar Zagaia e Mecs hanno iniziato a smontare le strutture o a svuotare gli spazi per poter demolire. Sono invece in attesa dell'autorizzazione del pm i chioschi Settimo cielo e Porto di Enea "perche' -spiegano gli ex gestori - la richiesta di procedere autonomamente alle demolizioni, e' stata inoltrata una settimana dopo gli altri chioschi". Tutti concordano sull'obiettivo: ripristinare la metratura originaria e partecipare al bando di gara per l'assegnazione degli spazi che il X Municipio sta preparando. Questa mattina al Mediterranea si stava procedendo alla sistemazione degli spazi interni, mentre Dar Zagaia gli operai dopo aver rimosso una torretta e le pedane esterne, stavano togliendo la pavimentazione di una delle verande.
"Rimuoveremo ampliamenti per circa 250 metri quadrati - spiega Maria Vichi di Dar Zagaia - e riconsegneremo le strutture. Dalla prossima settimana arriveranno i container per lo smaltimento dei materiali, in tutto dovremmo impiegare una quarantina di giorni. Il Municipio ci ha chiesto inoltre di fornire le certificazioni che attestano che le strutture originarie abbiano l'idoneita' statica". Capitolo a parte per l'Oasi Naturista che nonostante abbia vinto il ricorso al Tribunale del riesame e' pronta a iniziare la demolizione degli ampliamenti.
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