Roma
Capodanno con Paoli&Rea. All'Eliseo il valzer “jazzato”
I valzer di Strauss e Cajkovskij, la musica di Nino Rota e l'ormai eterno “Invito alla danza” di Weber: la tradizione musicale “rinnovata” dall'improvvisazione jazz del pianoforte di Danilo Rea, affaincato dalla guest star Gino Paoli.
E' un concerto sorprendente quello che propone l’Orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia per il pomeriggio di Capodanno, in una location d'eccezione come il Teatro Eliseo.
Alle 16 l’Orchestra, guidata dal Direttore del Conservatorio M° Alfredo Santoloci e costituita da giovani, talentuosi musicisti, si esibirà al fianco di due grandi artisti: Danilo Rea, pianista jazz di chiara fama e il cantante Gino Paoli. Il pubblico ascolterà un repertorio musicale originale ed irripetibile, costituito da celeberrimi brani presentati negli arrangiamenti del compositore Maestro Pelosi e arricchiti dalle improvvisazioni di Danilo Rea al pianoforte.
Programma all’insegna dei Valzer più richiesti del repertorio classico, come quello “Sul ben Danubio Blu”, di Johann Strauss, proposto in una versione volutamente più blues rispetto a quella originale, grazie al contributo jazz del Maestro Rea. Del figlio invece, Johann Strauss Junior, verrà eseguito il Valzer intitolato “Rose del Sud”. In repertorio è anche il meraviglioso e romantico “Valzer dei Fiori” di Cajkovskij, tratto dal balletto natalizio “Lo Schiaccianoci”, “pietra miliare” del repertorio della musica da ballo, inserita continuamente nei programmi di sala delle grandi orchestre sinfoniche soprattutto in modo indipendente rispetto all’opera da cui proviene. Fra i brani celebri in repertorio anche un altro “cavallo di battaglia” tipico del Concerto di Capodanno: “L’invito alla danza” di Carl Maria von Weber, composto nel 1819 per pianoforte ma orchestrato nel 1841 da Hector Berlioz, che lo propose nella forma più congeniale e amata dal grande pubblico. Egualmente famoso e plurieseguito è anche il “Valzer no.2” tratto dalla “Suite Jazz” di Sostakovic. La serie di Valzer termina con il tema che ha consacrato alla storia del cinema una delle scene più famose del “Gattopardo” (1963) di Luchino Visconti: quella del ballo fra il Principe Don Fabrizio di Salina e la bella Angelica Sedara. Nino Rota ha contribuito a questo capolavoro cinematografico scrivendone la colonna sonora, rendendolo così un cult assoluto.
La tradizionale serie di brani del Concerto di Capodanno sarà accompagnata dalle improvvisazioni jazz del Maestro Rea, che avranno luogo in modo alternato fra un pezzo e l’altro riprendendo i temi dei singoli brani secondo uno stile del tutto personale, proprio perché si tratta di un contributo musicale estemporaneo, nato sul momento. Le improvvisazioni del Maestro Rea contribuiranno ad arricchire e rinnovare i tradizionali Valzer, mentre un intervento a parte sarà costituito, a metà concerto, dalla performance di Gino Paoli, che si esibirà proponendo alcuni dei suoi maggiori successi: fra questi “Il cielo in una stanza”, “La gatta”, “Sapore di sale”, “Quattro amici”.