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Roma
Capretta Anagni e orsa Amarena: dalla gogna sui social ai cortei domenicali
Andrea Leombruni uccisione orsa Amarena San Benedetto dei Marsi

Dalla capretta di Anagni all'orsa Amarena uccisa a San Benedetto dei Marsi: l'ira animalista non si ferma e dopo il cortei in Ciociaria che potrebbe costare una sorta di Daspo all'animalista Enrico Rizzi, si prepara per domenica 10 in Abruzzo una nuova manifestazione. Anche se, almeno sino alla cattura dei cuccioli, potrebbe essere mantenuta dichiarata una tregua.

Per Enrico Rizzi il prossimo 5 ottobre si concluderà il procedimento amministrativo avviato dopo che il flash mob di Anagni si è trasformato in min cortei diretto a Fiuggi, nel paese di origine dei 12 ragazzi denunciati, al grido di “Gogna pubblica” e urlando a gran voce i nomi e i cognomi di “gigli di politici e poliziotti”.

Andrea Leombruni: "Non vivo più siamo alla gogna"

Si prepara una domenica infuocata anche in Abruzzo. Qui il “norcino” di San Benedetto, Andrea Leombruni che ha sparato all'ora Amarena ha ammesso le sue responsabilità: “ 'Ho ucciso l'orsa Amarena non vivo più. Sono alla gogna' .  "Sono tre giorni che non dormo e non mangio, non vivo più, ricevo in continuazione telefonate di morte, messaggi; hanno perfino chiamato mia madre 85 enne, tutta la mia famiglia è sotto una gogna". E ancora: “"Ci devi passare per capire quello che sto provando ora - ammette da casa sua a S.Benedetto Andrea Leombruni - ho sbagliato; l'ho capito subito dopo aver esploso il colpo... i carabinieri li ho chiamati io". Poi va dove ha esploso il colpo, nel pollaio, dove il parco ha posizionato delle trappole con esche per acchiappare i due cuccioli orfani.

"Mi ero appostato per vedere chi fosse"

È successo qui - continua - in uno spazio piccolissimo io mi ero appostato per vedere chi fosse, mi sono trovato all'improvviso quest'orso ed ho fatto fuoco per terra, non ho mirato, il fucile aveva un solo colpo". "Non è giusta questa violenza e questo martirio che ci stanno facendo, - commenta la moglie di Leombruni - c'è la Procura che indaga, sono loro i titolati a farlo, a giudicare, noi sicuramente saremo puniti e ripeto giustamente, ma perché dobbiamo vivere sotto scorta? Perché dobbiamo aver paura di vivere?".

Il sindaco di San Bendetto chiede una tregua

Intanto A San Bendetto il sindaco Antonio Cerasani, ha infatti contattato l’attivista Rizzi per chiedergli di annullare la manifestazione, in quanto, dal momento che gli orsetti non sono ancora stati catturati e sono liberi per il paese, un evento del genere potrebbe spaventarli. Rizzi ha ringraziato il primo cittadino per la chiamata e ha accolto il suo invito ad annullare il sit-in.

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