Roma
Carcere Casal del Marmo incendiata una cella, tre agenti sequestrati. La paura
Nuove violenze nel carcere minorile. Interviene il Gruppo Operativo, due agenti intossicati
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Carcere Casal del Marmo incendiata una cella, tre agenti sequestrati. La paura
Il carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma, è stato teatro di una serie di violenze assurde e gravi, che hanno visto due poliziotti penitenziari intossicati e tre rimanere alcuni minuti sequestrati.
Maurizio Somma, Sap: "La follia di 30 detenuti"
A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario per il Lazio Maurizio Somma: “È stata incendiata una cella da circa trenta detenuti, sia italiani che stranieri. Tre agenti sono stati sequestrati e chiusi nel box di servizio. Hanno distrutto tutto e tirato di tutto verso il personale punto è intervenuto il GIO, Gruppo intervento operativo, a cui va il nostro plauso, che prima ha salvato un detenuto che era rimasto nella cella incendiata e poi ha riportato l'ordine e la sicurezza nell'istituto”. Sul posto erano presenti anche vigili del fuoco e carabinieri, per eventuale supporto.
Capece: "Ancora la favoletta dei detenuti bravi ragazzi"
Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, esprime vicinanza ai poliziotti di Casal del Marmo e torna a sollecitare interventi normativi per meglio regolamentare l’ordinamento penitenziario: “anche il settore della giustizia minorile può e deve essere rimodulato, a cominciare dalla eliminazione della previsione che i giovani adulti fino al compimento del 25° anno di età possano permanere negli IPM, condizione questa che è una delle ragioni principali dell’attuale ingovernabilità delle carceri minorili”. Pungente la conclusione di Capece: “Ai colleghi intossicati e sequestrati va la nostra vicinanza e solidarietà. Adesso vediamo se c’è ancora qualcuno che ci racconta la favoletta che nelle carceri minorili sono detenuti solo ‘bravi ragazzi che sono solo sfortunati’ e non invece anche delinquenti conclamati e criminali in erba, che non hanno alcun rispetto delle leggi dello Stato”.