Roma

Carceri, Regina Coeli “esplode”: 180% di posti occupati e i minori raddoppiano

Denuncia della Garante dei detenuti: “A Casal del Marmo i ragazzi chiusi h24 in cella”. I dati delle carceri italiane

di Redazione Roma

Carceri, Regina Coeli “esplode”: 180% di posti occupati e i minori raddoppiano

Carceri, l'antica struttura romana è a rischio “esplosione” per l'altissimo numero di detenuti, il 180% in più rispetto alla capienza prevista. La denuncia è di Valentina Calderone, garante dei detenuti di Roma Capitale a margine dell’evento “Un silenzio assordante sul carcere” in occasione della mobilitazione nazionale indetta dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà.

Difficile anche l'assistenza sanitaria

“La situazione di Roma non è molto differente da quella che troviamo in Italia: ci sono carceri in cui c’è un grande sovraffollamento, una grande emergenza rispetto a una serie di cose che dovrebbero essere fatte e che non si riesce a fare. C'è una questione di numeri, c'è una questione di personale, c'è una questione di difficoltà a garantire, per esempio, l'assistenza sanitaria alle persone".

I numeri di Regina Coeli

Il carcere più sovraffollato è “quello di Regina Coeli, dove abbiamo superato il 180% della capienza; questo significa che è difficile garantire tutto: dalle attività agli spazi dove fare attività. Questo fa sì che tutto il sistema sia in grande sofferenza, provocando poi tragedie come quelle di cui ci troviamo a parlare ultimamente”.

Nelle strutture minorili tre anni fa erano 300, oggi 610

La situazione non è meno grave nelle strutture minorili: “Se noi pensiamo che, più o meno tre anni fa, i ragazzi e le ragazze dentro gli istituti penitenziari per minori erano intorno ai 300, siamo arrivati agli ultimi dati in cui in tutta Italia ci sono 610 ragazzi e ragazze; un aumento di oltre il 100%. Ciò non è giustificato dal fatto che siano diventati molto più criminali i ragazzi e le ragazze, ma è anche l'effetto di alcune leggi, come lo spaccio di lieve entità inserito nel Decreto Caivano”. Questo fa sì che “la composizione della popolazione delle tenute minorili - spiega Calderone - sia molto cambiata: ci troviamo ad affrontare anche l'ingresso di ragazzi con evidenti problemi di dipendenza, di salute mentale”.

A Casal del Marmo tutti i giorni nelle stanze senza fare nulla

Conclude Valentina Calderone: A proposito di strutture minorili, in quella di Casal del Marmo “non si riesce a risolvere la situazione, che vede ragazzi chiusi dentro alle loro stanze per tutto il giorno senza fare niente. Questo incrementa ancora di più quella spirale di aggressività, di frustrazione che non si sta riuscendo a risolvere. Un meccanismo per cui i ragazzi passano nell'ozio, nell'inerzia tutte le loro giornate, manifestando ancora di più la loro insoddisfazione, la loro aggressività o comunque si creano molte di più dinamiche di gruppo anche tra di loro non funzionali”. Serve quindi, conclude Calderone, “lavorare tutti insieme per cercare di trovare il punto in cui eliminare questa componente, far sì che i ragazzi e le ragazze escano dalle loro stanze, e facciano quello per cui sono lì”.

Il "primato" di San Vittore a Milano: + 214 di affollamento

Sono 17 su 20 le Regioni che hanno superato il 100% della capienza. Dai dati emerge un sovraffollamento tra il 125% e il 150% per Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Campania e Basilicata. Sopra il 150% della capienza invece Lombardia, Veneto e Puglia. Tre le Regioni sotto il 100% della capienza: Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige e Sardegna. Fra le carceri più affollate c’è la casa circondariale milanese di San Vittore, con un affollamento del 214%, seguito poi dalle carceri di Foggia e quella bresciana di Canton Monbello.