Roma

Carceri sovraffollate, allarme sicurezza: sono mille i detenuti di troppo

Troppi detenuti nelle carceri del Lazio: a Latina il tasso di sovraffollamento raggiunge il 150%

Più di mille detenuti rinchiusi nelle carceri oltre la capienza massima. È questa la situazione allarmante descritta dal Garante al consiglio regionale del Lazio.

 

Un sovraffollamento di 1.046 carcerati, distribuiti nei 14 istituti della Regione. Sono in totale 6.303 i detenuti registrati, ma la capienza totale è appena di 5.257.

Una situazione che mette in pericolo le guardie carcerarie e gli stessi reclusi, costretti in ambienti più ristretti e con meno possibilità di attività educative.

Come sottolinea il Garante Stefano Anastasia, il trend negativo coinvolge tutta l'Italia, ma nel Lazio il dato assoluto è tra i più preoccupanti. Su una media nazionale in cui il tasso di sovraffollamento raggiunge il 115%, nella Regione è pari al 121% e l'istituto penitenziario di Latina sfiora addirittura il 150%.

“È una questione da tenere sotto controllo perché il sovraffollamento non significa solo meno spazi ma che ci sono meno attività, personale e risorse finanziarie. E dunque complessivamente i siti penitenziari non funzionano come dovrebbero", ribadisce Anastasia.

Negli scorsi anni la situazione delle carceri italiane era migliorata a seguito della condanna della Corte europea dei diritti umani, ma il trend positivo non è durato. Anastasia ha sottolineato la necessità di misure alternative alla reclusione nei casi di piccoli reati e come misura cautelare.

“Qui - ha concluso il Garante - c'è un grande ruolo anche degli enti territoriali, della Regione, degli enti locali, che devono poter sostenere i percorsi di reinserimento attraverso politiche abitative, sociali, politiche che consentano effettivamente a queste persone di uscire più rapidamente possibile dalle istituzioni penitenziarie".

Il Lazio è sopra la media nazionale anche in merito ai detenuti stranieri, con il 39,9% rispetto a una media nazionale del 34,3%. Ci sono poi istituti dove gli stranieri sono oltre il 50%: Viterbo, Regina Coeli, Civitavecchia, Rieti.

Sono in diminuzione, invece, gli ingressi negli istituti penali per minorenni: 201 nel 2017 contro i 262 del 2016.

Non sono solo le carceri a preoccupare il Garante. Un occhio di riguardo è stato dato alle condizioni del centro di permanenza di ponte Galeria, dove vengono condotti gli stranieri senza permesso di soggiorno, in attesa del rimpatrio.

“Ha ambienti di pernottamento e di vita indecorosi, privi di qualsiasi suppellettile e di strumento di vita dignitosa – ha dichiarato Anastasia - Su questo chiediamo all'Amministrazione dell'Interno un intervento rapido ed efficace, in quelle condizioni non può proseguire la sua attività".

Oltre alla necessità di ristrutturazione, gli ambienti secondo il Garante dovrebbero essere adeguati alla vita civile, visto che al momento assomigliano a camerini privi di qualunque tipo di mobilio.

Dalla relazione emerge che la metà degli ingressi nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria si risolve nell'arco di 30 giorni, perché "il 45% non è soggetto a convalida dopo il trasferimento. Solo il 15% delle persone viene effettivamente rimpatriato".