Roma

“Caro Babbo Natale ti scrivo...”. I bambini “vanno in buca” con Poste Italiane

Si conclude la due giorni di Poste Italiane, dedicata alle lettere dei bambini a Santa Claus

di Tiziana Galli


Conto alla rovescia sino alle 20 di oggi, domenica, per spedire direttamente tra le mani di Babbo Natale, l'agognata letterina di Natale, poi si dovrà ricorrere alla corrispondenza  ordinaria di Poste Italiane.


Alla Galleria Alberto Sordi, si conclude la due giorni di Poste Italiane, dedicata alla corrispondenza di Santa Claus nel week end che precede la festa dei bambini. E come ogni anno, Poste Italiane rinnova la tradizione del week end dedicato ai più piccoli, puntando su un evento che sensibilizza i piccoli sul valore del sistema postale nell'epoca digitale e li aiuta a capire attraverso la metafora delle renne e degli elfi come funziona un ufficio postale: vero.



Se poi i futuri cittadini sono a pieno titolo nel mondo digitale, Poste Italiane mette a disposizione un form on line e un'app gratuita (Lino Freddolino) da utilizzare per dare alla corrispondenza quasi la velocità della luce. E sabato alla Galleria Alberto Sordi la sorpresa della visita della presidente di Poste Italiane, Luisa Todini.




 

“Babbo Natale è rimasto analogico – ha raccontato Luisa Todini – ma noi siamo digitali e quindi quest'anno in particolare abbiamo del luoghi fisici, Roma, Milano, Genova, Torino, Bologna e Napoli dove i bambini posso entrare e non solo usando uno smartphone e mandare una foto di questo meraviglioso albero di natale e quindi evitando di prendere carta e penna e qui hanno tutto: carta e pennarelli e ricevono un gadget e la imbucano in una delle nostre cassette rosse. L'anno scorso ne abbiamo ricevuto 130 mila e quest'anno ne riceveremo 200 mila e Noi ovviamente risponderemo a tutti  e inviando un gadget ai bambini”.

Ha aggiunto Sandra Cioffi, vice presidente di Telefono Azzurro Onlus: “Nell'era digitale far scrivere ai bambini le letterine e ascoltare il loro desideri è un'operazione che per noi facilità il compito e non solo, dà la possibilità ai bambini di esprimere desideri e ansie, visto il periodo difficile che stiamo vivendo”.