Roma

Casa popolare ai rom, rivolta a Casal Bruciato: cacciata famiglia di nomadi

Rivolta anti-rom a Casal Bruciato, donna con bimbo occupa alloggio destinato a famiglia di nomadi

Casal Bruciato rivolta anti-rom: casa popolare destinata ai nomadi occupata da una ragazza con bambino.

Regolari, in cima alla graduatori, non meritevoli di una casa popolare secondo i residenti. Nuovo protesta anti-rom, Casal Bruciato come Torre Maura, alta tensione per l'assegnazione di una casa popolare ad una famiglia nomade. L'alloggio destinato ai 5 rom occupata da una ragazza con un bambino.

 

"Noi gli zingari qui non li vogliamo, quella casa deve andare a un italiano". Due giorni di protesta, inziati domenica e proseguiti lunedì, per impedire che la famiglia tornasse per prendersi la casa. Gli abitanti di Casal Bruciato non ci stanno, dopo la rivolta di domenica ecco la nuova discesa in piazza e la minaccia di ulteriori proteste nel caso di cui la famiglia nomade dovesse tornare: "Meglio un'italiana che i rom, ci deve stare lei - tuona la piazza - I rom non devono tornare o blocchiamo tutto". Gli animi di chi manifesta in strada si sono poi accesi quando si è saputo che la ragazza che ha occupato l'appartamento, incoraggiata dagli stessi residenti di zon, era stata invitata a uscire perchè "abusiva". Secondo quanto filtra da Municpio IV e Campidoglio, che sottolineano come la famiglia fosse in graduatoria ed avesse diritto alla casa, la stesse sarebbe ora intenzionata a rifutare l'alloggio, si valutano le alternative.

"Dopo Torre Maura, oggi siamo a Casal Bruciato in sostegno della protesta dei residenti del quartiere control'assegnazione di una casa popolare ai rom che è stata impedita - fa sapere Davide Di Stefano, responsabile romano di CasaPound - È inammissibile che famiglie italiane col massimo punteggio in graduatoria ed in attesa da anche dieci anni di una casa popolare, vengano scavalcate da rom e stranieri. Questo è il vero razzismo ma i romani non sono più disposti a subire e noi siamo con loro. Mercoledì - conclude Di Stefano - saremo in piazza a Casalotti, in un altro quartiere popolare, dove vogliono trasferire i rom di Torre Maura". La manifestazione si svolgerà alle 18 in via di Casalotti.

Il gesto non è infatti destinato a creare nuove polemiche, con la famiglia cacciata dai residenti che, comunicano gli uffici del Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative, ha sporto denuncia per le minacce subite nella giornata di domenica.  ''Le assegnazioni delle case di Edilizia Residenziale Pubblica vengono effettuate esclusivamente e scrupolosamente in base alla disponibilità degli immobili e all'ordine delle graduatorie, escludendo qualsiasi discriminazione, possa essere essa di etnia, credo o religione - si legge in una nota del Comune - Le graduatorie rispettano i dettami della normativa regionale vigente esono stilate in base ai criteri stabiliti nel bando comunale, che è stato emanato nel 2012''.