Roma
Casal Bruciato e Torre Maura, rivolte anti rom di estrema destra: 65 indagati
I disordini costano caro a Casapound e Forza Nuova: istigazione all’odio razziale, violenza privata, adunata sediziosa, apologia di fascismo e minacce
Casal Bruciato e Torre Maura, le rivolte anti rom costano caro all'estrema destra: 65 militanti di Casapound e Forza Nuova indagati per istigazione all’odio razziale, violenza privata, adunata sediziosa, apologia di fascismo e minacce.
Per i fatti avvenuti tra il 6 e l'8 maggio scorso a Casal Bruciato, per il trasferimento una famiglia rom in una casa popolare in Via Sebastiano Satta, la Procura di Roma ha indagato 24 militanti di Casapound e Forza Nuova per istigazione all’odio razziale, violenza privata, adunata sediziosa, apologia di fascismo e minacce aggravate dall’odio razziale. Inoltre sono indagati anche 16 tra militanti del movimento di lotta per la casa ed antagonisti per il corteo non autorizzato. Sotto accusa anche l’uomo che gridò “Ti stupro” ad una donna assegnataria d’abitazione. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Francesco Caporale e seguite dal pm Eugenio Albamonte.
Per i disordini di Torre Maura del 2 aprile, avvenuti dopo il trasferimento di alcune famiglie rom in una struttura di accoglienza in via dei Codirossoni, la Procura di Roma ha indagato invece 41 persone, sempre appartenenti ai gruppi di estrema destra. Il pm Eugenio Albamonte contesta i reati, a vario titolo, di istigazione all’odio razziale, violenza privata, minacce, adunata sediziosa, apologia di fascismo e rapina in riferimento al pane destinato alle famiglie rom preso e calpestato durante le proteste. Gli inquirenti hanno proceduto sulla base di una informativa della Digos.