Roma

Casamonica show: sindacato di polizia all'attacco. "La politica sulla pelle di polizia e carabinieri"

"Dopo le note inchieste su Mafia Capitale che hanno rivelato la connivenza fra mafia e politica, la politica riscopre la presenza della mafia sul territorio romano in occasione del recente funerale di Vittorio Casamonica, capo dell'omonima organizzazione. Quest’ultimo evento è stato sicuramente poco attenzionato dai presidi locali delle forze dell'ordine ma risulta inaccettabile cercare un capro espiatorio negli addetti alla sicurezza, che in questi anni hanno fronteggiato da soli il radicamento delle mafie, mentre la politica era distratta dai suoi giochi di potere".
Così, in una nota, il segretario generale del Silp Cgil di Roma e del Lazio Antonio Patitucci. "Appare paradossale che oggi la politica voglia riscattare la propria immagine a discapito delle forze dell’ordine che, per combattere il fenomeno mafioso hanno versato un tributo di sangue - continua - Da anni denunciamo la carenza strutturale dell’apparato sicurezza della Capitale, la mancanza di uomini, mezzi e tecnologie: mancano addirittura le divise e le volanti non hanno uboot a sufficienza. Da anni denunciamo uno scenario di economia illegale che, in modo trasversale, accomuna criminalità organizzata e politici corrotti. Oggi, al di là di ogni polemica, è fondamentale ripristinare un nuovo patto sociale fra tutte le forze democratiche per fare fronte unico contro tutte le mafie".
 "In merito ai funerali dei mafiosi - aggiunge - è necessario che le autorità competenti stabiliscano ordinanze restrittive, come avviene già in altre città colpite dal fenomeno mafioso. Ritengo urgente e fondamentale che vengano garantite le risorse necessarie affinché nella Capitale si possa fronteggiare la mafia, il terrorismo, l'emergenza immigrazione e l’imminente Giubileo. In questi frangenti individuare capri espiatori, dove le responsabilità sono palesemente trasversali, appare del tutto inopportuno e strumentale".