Roma
Casapound contro rom, nomadi contro il razzismo. Camping River bollente

Nomadi contro il razzismo e il Piano Rom del sindaco Raggi
Casapound chiede la chiusura immediata del Camping River, i rom, dal canto loro, manifestano contro il razzismo. A poche decine di metri di distanza. E il camping River diventa una polveriera.
Due manifestazioni in contemporanea, giovedì 26 aprile alle 17, davanti al campo nomadi di via Tiberina che rischia di essere una bomba sociale pronta ad esplodere.I residenti del Municipio XV chiedono da mesi che il Camping sia chiuso: il contratto con la coop Isola Verde, che gestiva l’area, è scaduto da mesi. Pertanto il Camping River è di fatto diventato un campo abusivo.All'appello ha risposto Casapound che ha organizzato una manifestazione di protesta contro il degrado e la "situazione esplosiva" della zona, rivendicando l'immediata chiusura del campo, già prevista dall'Amministrazione lo scorso settembre.Una decisione che ha provocato l'immediata reazione dell'Associazione Rom, che ha parlato di "fascismo, nazismo e razzismo".
"Al Camping River gli abusi e le illegalità, il degrado e la criminalità sono stati prodotti dalle politiche e dalle scelte del Sindaco Virginia Raggi". Una dura accusa al sindaco, colpevole, secondo l'Associazione, con il suo "piano Rom" di una "autentica truffa".
Contro Casapound e Comune di Roma l'Anr e il Consiglio nazionale Rsc (Rom, Sinti e Caminanti) hanno così convocato anche loro una manifestazione in via Tenuta Piccirilli 207, proprio davanti al Camping River.